Nick Patrick racconta la 48° Castellana Moderne

Simone Faggioli aggiunge un nuovo trionfo ad una collezione immensa. Con la Nova Proto NP1 E2SC 3000 pilotata solitamente da Fabien Bouduban, il fiorentino si aggiudica la Cronoscalata della Castellana valida come finale Tivm 2021. La resistenza della Osella PA 30 Zytek E2SC 3000 di Stefano Di Fulvio è accanita ed il giovane teatino conclude la prima manche con il miglior tempo. Nella salita decisiva però Faggioli reagisce, sigla un tempone e Di Fulvio junior deve accontentarsi dell’argento per un secondo ed ottantasei. Il successo del team Faggioli viene completato dalla Osella FA30 Zytek E2SS 3000 di Diego Degasperi, terzo a tre secondi e trentasei dal campione di Bagno a Ripoli. Quarto posto per Franz Caruso con la Norma M20 FC E2SC 3000 nonostante un pesante incidente in prova, mentre la Top Five la completa Luigi Fazzino con una Osella PA2000 Turbo E2SC 2000, riuscito solo in extremis a piegare la Osella Pa2000 E2SC 2000 di Angelo “Bazooka III” Marino. Giuseppe Vacca è settimo con la Osella Pa2000 E2SC 2000 nera e fucsia, mentre il pugliese Francesco Leogrande oltre alla ottava posizione assoluta sbanca anche il Gruppo CN con la sua Osella Pa21. Nono posto per Samuele Cassibba con la Osella Pa21 Jrb E2SC 1400 dopo una gara da applausi, mentre il decimo posto lo conquista un grande Gianni Urbani, migliore dei piloti umbri con la Osella Pa21 CN 2000. Alla fine grande soddisfazione per la ASD La Castellana. Il gruppo di Luciano Carboni, dopo lo stop forzato del 2020 causa pandemia, si è rimboccato le maniche riorganizzando la corsa con pazienza e portandola brillantemente a termine. La presenza del pubblico è forse il premio migliore per la costanza mostrata dagli organizzatori orvietani.

RACING START – Angelo Loconte trionfa con la Peugeot 308 GTI RSTB 1600. Per il pugliese un successo importante con cui mettere definitivamente alle spalle i fantasmi del crash di Popoli della scorsa stagione. Anche il secondo posto di gruppo parla pugliese e Peugeot, con Marco Magdalone che “vola” sulla 308 GTI RSTB 1.6 battendo per settantadue centesimi la Mini Cooper SD RSD 2000 del calabrese Claudio Gullo. Grande quarto posto di Gruppo per l’ebolitano Francesco Paolo Cicalese con la Honda Civic Type-R e titolo di classe RS 2000, un altro alloro aggiunto ad una carriera straordinaria. Il quinto posto va al giovane D’Alessandro che con la Peugeot 308 GTI RSTB 1600 ex-Oronzo Montanaro dimostra di avere delle buone capacità. L’incidente di Alghero è stato solo un contrattempo presto dimenticato.

Classe X Classe:

In RS 1400 Nicola Merli trionfa con la Peugeot 106 personale ben curata da lui e dai fratelli Paletta. Il podio è composto da due sorprendenti lokalmatadors al debutto: Mirko Schiavo, con la Peugeot 106 nero-rossa ex-Michele Mocetti si aggiudica il secondo posto, mentre Riccardo Mocini con la Peugeot 106 bianco-gialla ex-Pellegrini e Parrigi ottiene il “bronzo”. Ai piedi del podio troviamo Massimiliano Angelucci con la Peugeot 106 Rallye ex-Martina Crocenzi. A spezzare il monopolio francese c’è Samuele Pazzaglia che completa la Top Five di classe con la MG ZR 105 grigio-rossa di Speed Motor. Sesto posto per la 106 bianco-azzurra di Walter Di Luigi mentre in settima posizione onesta gara per Gabriele Tocci sulla Peugeot 106 Xsi della Scuderia Città di Gubbio. Ottavo posto per Massimo Mocetti con una nuova Peugeot 106 Rallye bianca a inserti rossi, mentre il debutto di Massimiliano “Peco” Mazzuoli con la Peugeot 106 Rallye ex-Mandoloni gli frutta il nono posto di classe, davanti alla bella Marina Pasqualoni con la bianca Peugeot 106 Rallye già impiegata nel Trofeo Italia Classico. Brivido in seconda manche per Giulio Graziani che, rimasto senza freni con la sua Peugeot 106, finisce in un fossetto toccando leggermente una rotoballa.

In RS 1600 duello all’ultimo sangue per la vittoria tra Citroen Saxo Vts. Alla fine il trionfo arride al popolese Claudio Pio con la fida hatchback francese blu metal. Il pugliese Cosimo Laghezza, ex-protagonista del Trofeo Super Cup, è costretto ad accontentarsi del secondo posto con la Saxo “McLaren” per appena un secondo ed undici centesimi. Terzo posto per il CC Leonardo Angelucci sulla Peugeot 106 S16 nera, dopo una prova da applausi. Fa festa anche il portacolori della Scuderia Città di Gubbio Kristian Fiorucci: nonostante una toccata col fianco DX in Gara 1, ottiene il quarto posto di classe e con esso il titolo Tivm Centro di categoria. Quinto il ternano Walter Carciofo in arte “Waltercar” con la Peugeot 106 Rallye bianco-rossa, dopo una gara da applausi. Non meno bravo Andrea Pepe’, lokalmatador all’esordio su una Citroen Saxo Vts MkII in livrea Falken: per lui sesto posto di classe davanti alla Peugeot 106 bianco-blu del bravo Diego Bordino. Ottavo posto per Gianmario Marrocolo, che in questa gara sfodera una Citroen Saxo Vts MkII “all black” e cancella con due manches perfette il bruttissimo ricordo del rollover del 2019. Nono posto per la Citroen Saxo Vts di Sauro Rossi. L’imprenditore di Acquasparta dimostra un buon affiatamento alla hatchback bianco-rossa e precede l’identica Citroen in livrea rosso-bianco-giallo di Marco Mosca. Due Citroen C2 Vts completano la classifica di classe. Undicesimo Stefano Bronco con la vettura fornita dalla Scuderia Città di Gubbio, mentre la giovane Ilaria Prosperini è dodicesima con un mezzo preparato da Race Project. Per lei il “bronzo” tra le Dame.

In RS 2000 trionfo per Cicalese, il poliziotto ebolitano non ha veramente rivali con la Honda Civic Type-R tutta nera. Da applausi comunque anche la gara di Paride Filippi con la Bmw 320i E36 violetto arancio “Distructors”, secondo di classe dopo avere sofferto l’asfalto umido della Q2. La concorrenza è comunque agguerrita ed il Comandante della Polstrada di Orvieto Stefano Spagnoli, sempre con la fedele Alfa Romeo 155, si deve accontentare del bronzo per appena due secondi e quarantaquattro centesimi. Mastica amaro poi Ludovico Manni con la Renault New Clio di Speed Motor. Il massetano accusa un KOT lento a fine gara che gli costa il podio di classe, con un ritardo di appena venti centesimi nei confronti di Spagnoli. Grossa sfortuna per Elisa Francese, al ritorno con la Peugeot 206 GTI grigia-grigio scuro. Dopo avere terminato la Q1 con il secondo tempo tra le Dame, incappa in uno sgradito “problema tecnico” che non le permette di continuare la gara.

Iscrizioni in crescita nella RSD 2000 con Claudio Gullo dominatore sulla Mini Cooper SD di DP Racing. Alle sue spalle ringhiano rabbiose le Alfa Romeo 147 JTD dei piloti marchigiani: secondo posto per la 147 MkII grigio-nero-verde di David Cannella con un margine di tredici secondi e mezzo sulla 147 MkI grigio tricolore di Giovannino Piccinini, autore di una performance da applausi.

In RSTB 1600 quaterna delle Peugeot 308: Loconte regola il compagno di team Magdalone in maniera netta, terzo posto da applausi per D’Alessandro e quarta posizione per il bergamasco Mario Tacchini che a 77 anni non ha ancora intenzione di arrendersi e porta in alto la “leoncina” sotto i colori Scuderia Vesuvio. Quinto posto per Luca Ciuco con la Mini Cooper S di Orvieto Corse: il lokalmatador cancella la delusione per il ritiro a due passi dal traguardo del 2019. Sesto posto per Domenico Tinella con una Mini Cooper S JCW “arancio fluo”, dopo una prova inappuntabile. Solo la prima manche infine per l’abruzzese Luca D’Ascenzo con una Mini Cooper S con cui sostituisce la fedele 106 E1.

RACING START PLUS – Trionfo per il milanese Gianluca Luigi Grossi con la Renault Clio RS RS Plus 2000. La resistenza opposta dal catanese Eugenio Orlando con la sua nuova Peugeot 106 Rallye RS Plus 1600 è serrata ma nonostante una super seconda manche il siciliano si deve accontentare della vittoria di classe e del secondo posto di gruppo con un ritardo di sei secondi e quindici centesimi. Il podio di gruppo lo completa il veneto Adriano Pilotto con la Honda Civic Type-R rosso-nero-grigia RS Plus 2000, come sempre autore di una gara maiuscola. In prima manche Pilotto occupava la seconda posizione di gruppo, poi ha dovuto soccombere alla rabbiosa rincorsa di Orlando. Quarto posto per Matteo Bommartini al volante della Honda Civic Ek4 RS Plus 1600 nero opaco-verde già vincente nella classe T4 del Trofeo Super Cup. Alle spalle del veronese, il “newcomer” siciliano Salvatore Venuti con una Peugeot 106 Rallye blu-grigio-rossa RS Plus 1600.

Classe X Classe:

In RS Plus 1400 trionfo per il lokalmatador Luca Chioccia con la Peugeot 106 Rallye giallo fluo di Orvieto Corse, dopo una gara da applausi. Finalmente l’imprenditore orvietano vede coronate le sue ambizioni dopo i beffardi ritiri del 2017 e del 2019. Mastica un po’ amaro Valentino Polegri con la Peugeot 106 bianco-verde, che per soli tre secondi e trentotto centesimi deve accontentarsi dell’argento. Un eccesso di agonismo in Gara 1 si rivela esiziale per le ambizioni del giovane orvietano, che non riesce a recuperare nella salita decisiva. Terzo posto per “Leopard junior” Leonardo Leonardi con la 106 rosso-giallo fluo ex-Giulia Gallinella. Il giovane falisco lotta come un leone e riesce ad assicurarsi il bronzo completando il trionfo della Orvieto Corse. Quarto posto per Simone Casagrande con la Peugeot 106 bianco-rossa della Scuderia Città di Gubbio. Il bolide dimostra di avere recuperato piena potenzialità dopo la “toccata” di Parrinello Meli nella prima gara del Trofeo Italia Classico di Marzo. Un altro protagonista della serie curata dai fratelli Bartoli, Enrico Pascucci, è quinto con la Peugeot 106 Rallye bianca dopo una gara onesta. La nuova squadra Pascucci Racing Cars sta lavorando bene e presto arriveranno risultati di rilievo. Sesto posto “drammatico” per Luigi Iori che scende in campo con la Volkswagen Lupo nero opaco-giallo fluo di Giovanni Aloisi. Sia in Q1 che in Q2 il pilota di San Venanzo viene stoppato da KOT. Riuscito a partire grazie al lavoro dello staff di Calzuola, Iori stringe i denti e riesce ad ultimare entrambe le salite di gara. Risultato che equivale ad una vittoria.

In RS Plus 1600 trionfa Eugenio Orlando con la 106 bianco-verde di sua recente creazione. Il siciliano riesce con una seconda manche davvero di grandissimo livello a scavalcare Pilotto per il secondo posto di Gruppo. Matteo “Mr.Boom III” Bommartini tenta il tutto per tutto ma per soli tre secondi e quattordici centesimi si deve accontentare dell’argento di classe. Da applausi il terzo posto del giovane Venuti al debutto assoluto sulla rampa orvietana e capace di precedere un ottimo lokalmatador come Riki Trippini sempre in buona forma con la Honda Civic V-Tec Eg6 rosso-nera. Quinto posto per la Citroen Saxo Vts MkII bianco-rossa di Michele Mocetti, dopo una gara inappuntabile. Sesta posizione ed argento tra le Dame per la bella Giulia Gallinella con la Peugeot 106 GTI bianco-nero-giallo fluo di Orvieto Corse. La ragazza compie l’ennesima performance da applausi migliorando ancora i suoi riscontri sulla rampa di casa. Con la Citroen Saxo Vts MkII “Repsol White”, il tosco-sardo Antonio Loi è settimo di classe davanti al veterano aretino Mauro Camici, sempre in buona forma con la Peugeot 106 S16 bianco-blu che impiega praticamente in tutte le salite dell’Italia Centrale. Dopo avere effettuato la Q1 si fa da parte, presumibilmente per KOT, Luca Miceli con la Citroen Saxo VTS blu.

In RS Plus 2000 Grossi si rivela un rullo compressore per chiunque. Adriano Pilotto tenta l’impossibile ma si deve accontentare del secondo posto di classe. Buon terzo posto di classe per Gianluca De Masi, al volante di una Bmw 318i E46 Challenge rosso-nera di Speed Motor. I bolidi del trofeo magionese, da un paio di anni saliti alla ribalta nazionale in quanto integrati nella Coppa Italia Turismo, confermano una volta di più la loro validità anche nelle road races. De Masi riesce a precedere senza grosse difficoltà la Renault New Clio grigio metal-rossa di Ignazio Amato, solo omonimo e conterraneo dei fratelli Daniele ed Onofrio. Al debutto sulla rampa umbra il siciliano realizza comunque una buona performance. Quinto posto per Sandro Gironi, al volante di una nuova “arma” della Scuderia Città di Gubbio, ovvero la Renault Clio RS bianco-rossa già vista nel Trofeo Italia Classico con al volante Gennaro Ventriglia. Il bolide francese deve ancora essere messo a punto ma dimostra ottime potenzialità; Gironi cancella in qualche modo la delusione per il KOT dello Spino con la Peugeot 306. Sfortuna per Giovanni “Scorpion” Grasso in campo con la Renault Clio RS blu metal-arancio. Il CC siciliano tocca l’angolo anteriore DX della Clio nella prima parte del percorso, continua stoicamente ma poi un KOT lo costringe alla resa.

La RSTB Plus 1600 vede una lotta all’ultimo sangue tra Lukas Bicciato con la Renault Clio Turbo 1600 bianca di Rennstall Mendel e Deborah Broccolini con la Mini Cooper JCW nero opaco-bianco-rosso divisa col marito Luca Rossetti. In prima manche Bicciato junior ha la meglio e punta anche al podio di Gruppo dati i soli dodici centesimi di ritardo nei confronti di Orlando, ma nella seconda compie un errore, comunque brillantemente contenuto. Deborah Broccolini tenta di approfittarne nonostante i problemi fisici che la affliggono da tempo: attacca decisa e realizza il miglior tempo di manche, fallendo il sorpasso per appena settantadue centesimi! La bravissima perugina si aggiudica con ampio merito la Coppa Dame, dedicando come sempre il successo al papà Attilio.

RS CUP – Ad Orvieto la RS Cup è una classe davvero “pentastellata” dato l’alto livello dei cinque piloti al via, tutti su vetture RS Turbo Cup 2. Vito Tagliente con la Peugeot 308 RC già portata al podio assoluto dalla moglie Annamaria Fumo a Popoli non ha rivali ed infligge oltre trentasei secondi di distacco alla Seat Leon Supercopa MkII bianco-amaranto di Alex Leardini. Il veronese in Gara 2 soffre la rabbiosa rimonta della Peugeot 308 RC di Francesco Di Tommaso: l’abruzzese consegue il terzo tempo di manche ma è costretto ad accodarsi a Leardini per appena un secondo e quarantadue centesimi. Da applausi la gara di Roberto Malvasio, in gara con la Seat Leon Cup Racer rossa di DP Racing riparata dopo l’incidente di Davide Gabrielli a Gubbio. Lo slalomista in Gara 2 consegue addirittura il secondo tempo parziale, ma resta fuori dal podio di gruppo per appena un secondo e settantotto centesimi. Prima manche di gara “amara” per il portacolori di Seven Hills Motorsport Andrea Bonifazi, reduce da una intensa stagione prima nella Super Cup RS Challenge e poi nella 1.6 Turbo Cup. Al volante della Renault Clio Turbo blu curata da Roberto “Spadino” Poscia, il farmacista di Torre del Moro perde venticinque secondi con un errore in Gara 1. In seconda manche il lokalmatador riesce ad avvicinarsi al “muro” dei quattro minuti, ma si deve accontentare del quinto posto di Gruppo. Riesce comunque ad esaudire il desiderio di tornare a correre sui tornanti di casa dopo il grande spavento causatogli dal Covid19 nel 2020.

PRODUZIONE DI SERIE – Incursione vincente del triestino Lorenzo Luches con la Renault Clio RS grigio metal-arancio ProdS 2000. Il friulano non trova rivali ed ottiene un successo perentorio. Alle sue spalle è lotta per il secondo posto di Gruppo ed il successo in ProdS 1600: Mattia Chioccia con la sua Citroen Saxo Vts MkII rossa le tenta tutte ma per un secondo e settantaquattro centesimi è costretto a cedere alla Peugeot 106 nero-verde del veneto Lorenzo Accorsi, che dedica la vittoria di classe al padre Giangiorgio. Chioccia II consegue comunque un bel “bronzo” di Gruppo, precedendo nettamente la Renault Clio RS ProdS 2000 dell’altoatesino Herbert Kritzinger, all’esordio assoluto ad Orvieto e subito in gran forma. Quinto posto di gruppo per il ligure Marco Porcella con una Peugeot 106 Rallye ProdS 1600 bianco-azzurra. Alle sue spalle un grandissimo Roberto Zazzetta che “vola” e vince il titolo ProdS 1400 con la fedele Peugeot 106 bianco-blu-verde dopo una gara in crescendo. Alle spalle di Zazzo troviamo il laziale Emanuele Protani con una Peugeot 106 S16 ProdS 1600, autore di una discreta gara pur soffrendo l’asfalto freddo della prima manche di gara. Due Renault Clio Williams ProdS 2000 chiudono la classifica: ottavo Matteo Manuali in campo su una vettura Race Project, mentre nono posto per il fiorentino della Histrix 055 Patrizio Cellai, al ritorno dopo diversi anni di inattività. KOT in prima manche per Remo De Bastiani con la sua Honda Civic Ek4 bianca. Il disappunto del veneto mentre rientrava in paddock con la vettura giapponese gli si leggeva in faccia.

GRUPPO N – Ormai il “vecchio” Gruppo N sta arrivando ai titoli di coda ed i soli quattro piloti verificati ad Orvieto dimostrano il declino di una categoria che un paio di lustri fa in alcuni eventi superava quota cinquanta verificati. Comunque i piloti ce la mettono tutta per dare la loro parte di spettacolo. La vittoria va all’eugubino Cristiano Rossi con la Subaru Impreza Wrx N Oltre 3000. Il sardo Mario Murgia, al ritorno su questa rampa dopo la vittoria di classe del 2014, tenta il tutto per tutto con la Mitsubishi Lancer Evo X bianco-rosso-blu ma alla fine deve cedere per sei secondi e trentasei centesimi. Terzo posto per il bellunese Fabrizio Vettorel con la Peugeot 106 Rallye N1600 gialla, dopo una performance da applausi. Manca però il duello con la immancabile Citroen Saxo Vts MkII bianco-blu-arancio di Gabriele Giardini. Il portacolori della Scuderia Città di Gubbio completa la prima manche al quarto posto di gruppo, ma non si schiera nella seconda probabilmente per un subdolo KOT. Un altro papabile alla vittoria in N1600, l’abruzzese Vincenzo Ottaviani, decide di non verificare la Citroen Saxo Vts MkII rossa.

GRUPPO A – Se Atene piange, Sparta non ride ed anche il Gruppo A lamenta un numero di iscritti molto basso, aggravato dalla mancata verifica di Fabio Titi con la Peugeot 106 A1600. Il successo va a Stefano Nadalini che dal 2017 è sempre presente ad Orvieto con la Mitsubishi Lancer Evo VIII tricolore appartenuta alla consorte Gabriella Pedroni, fresca di un nuovo titolo nel Gruppo N del CIVM. L’unico ad insidiare la supremazia di Nadalini è Ivano Cenedese con la Renault New Clio A2000. Il veneto suda le classiche sette camicie ed in Gara 1 mette a segno il colpaccio, precedendo di ventisei centesimi il trentino, autore di un pericoloso svarione all’uscita della Esse iniziale. In seconda manche Nadalini passa al contrattacco e sigla il miglior tempo. Cenedese guida divinamente, ma alla fine deve cedere per un secondo e diciassette centesimi. Terzo posto e titolo in A1600 per il siculo Filippo Cardillo con la Peugeot 106 S16 curata dal bravissimo Surace. Alle sue spalle la Peugeot 106 A1400 dell’ascolano Emidio Luzi che riduce in parte la delusione del clan Perotti. Alfredo Scarafoni, favorito per la vittoria in A1600 con la Citroen Saxo Vts MkII bianco-verde, accusa in Gara 1 un KOT alla sospensione anteriore SX ad un passo dal traguardo. Solo l’abilità dell’ascolano gli permette di controllare il bolide ed accostarlo a bordo strada. Inutile poi il tentativo di riparazione per tentare di effettuare almeno Gara 2. KOT anche per Borrelli su Peugeot 106 A1600 già in Q1.

PRODUZIONE EVO – Successo per il lokalmatador Gabriele Bissichini con la Renault Clio Williams ProdEvo 2000 personale. La resistenza degli avversari è accanita, con Michael Sieberlechner che sulla sua nuova Peugeot 106 S16 blu-bianco-rosso ProdEvo 1600 suda le proverbiali sette camicie per strappare il successo al “boss” della Race Project. Alla fine però l’altoatesino è costretto ad accontentarsi del secondo posto di gruppo e della vittoria di classe. Terzo posto di gruppo per Giuseppe “Hutch” Loré con la fedele Citroen Saxo Vts ProdEvo 1600 blu metal-giallo fluo. L’avvocato romano suda freddo in Gara 2 con un KOT lento che lo colpisce a pochi passi dal traguardo, ma la Saxo resiste ed arriva un meritato “bronzo”. Da applausi anche la gara del fiorentino Andrea Lapi con la Peugeot 106 Rallye bianco-arancio-nero-blu. Per il fiorentino quarto posto di Gruppo e vittoria in ProdEvo 1400, dedicata tutta a Mario Cangelli scomparso da pochi mesi. Quinto posto di Gruppo per la Honda Civic V-Tec Eg6 ProdEvo 1600 nero-azzurra di Pietro Chiarelli, come sempre in ottima forma. Alle sue spalle un altro protagonista della ProdEvo 1400, Pasquale Ferraiuolo bravissimo con la Peugeot 205 Rallye bianca a strisce tricolori. Il calabro piega per quasi sei secondi sia nella classifica di Gruppo che in quella di Classe l’altoatesino Dietmar Gschnell, in costante crescita prestazionale sulla Peugeot 106 Xsi azzurro-giallo-nera ex-Sieberlechner. Ottavo posto di Gruppo ed argento in ProdEvo 2000 per Giuseppe Paci. Il toscano, venduta da tempo la Opel Astra Gsi, in questa gara sfodera una Volkswagen Golf GTI MkIII grigio metal-nero-verde e dimostra di non avere perso lo smalto di un tempo. Mastica amaro Angelo Monti con la Peugeot 106 S16 ProdEvo 1600 bianco-giallo-azzurra. Si gira pericolosamente all’uscita della Esse iniziale e solo la sua maestria gli consente di contenere lo spin e ripartire senza danni. Il ritardo accumulato è comunque elevatissimo: a nulla vale il terzo tempo parziale di Gruppo di Gara 2. La seconda manche di gara costa carissimo al pievano Icaro Attilio Camaiti che scende in campo con una Renault Clio Williams nero opaco-verde: il motore cede di schianto costringendolo al ritiro.

E1 ITALIA – Trionfo per il quotatissimo calabrese “Gabry Driver” che vola con la Renault Clio Proto E1 2000 di Samo Competition. Alle sue spalle emerge deciso il siculo Angelo Guzzetta che non risparmia la Peugeot 106 S16 ma alla fine si deve accontentare dell’argento di gruppo e del successo in E1 1600. Terzo con la sua potentissima Renault Clio Williams E1 2000 Andrea De Stefani, reduce da una serie di ottime prove nelle salite del TIVM Nord ma un po’ scornato per l’assenza dei suoi amici e rivali Alex Bet e Stefano Paronuzzi. Ai piedi del podio di Gruppo, un grande Domenico Budano che non ha rivali in E1 1400 con la Peugeot 205 Rallye rossa. Il conterraneo Alfio Crispi con la Peugeot 106 Rallye grigia le tenta tutte ma alla fine è secondo di classe con un ritardo di poco meno di due secondi.

Classe X Classe:

Duello tra Citroen C1 nella E1 1150 con l’esperto Marco Berardi che impone il suo “bolide rosso” curato da CAAL Racing con un margine di oltre un minuto e mezzo sull’esemplare ex-Star Service pilotato da Vittorio Tanzi, autore comunque di una prova in crescendo.

In E1 1400, prova di forza di Domenico Budano che con la 205 Rallye ha ragione della resistenza dell’ostico Alfio Crispi. Due reatini si giocano il bronzo di classe ed alla fine Bruno Grifoni fa valere la sua maggiore esperienza spuntandola con la fida Peugeot 106 blu. Comunque da applausi anche la gara di Francesco Cervelli che al volante della Peugeot 106 rossa non si risparmia cedendo per tre secondi e novantasei centesimi. Marco D’Attilio si conferma ad altissimi livelli dopo il settimo posto assoluto di Popoli ed è quinto di classe con la Peugeot 205 Rallye ex-GL Pompei, prendendosi il lusso di battere la “leggendaria” 205 Rallye bianco-blu di Angelo Gandini.

In E1 1600 Angelo Guzzetta con la 106 bianco-blu è imprendibile. Enrico Trolio con la Peugeot 106 da poco virata ad una nuova appariscente tinta bianco-nero-verde parte con grandi ambizioni, ma una meccanica ancora fragile lo “costringe” ad accontentarsi dell’argento di classe con un distacco di poco più di otto secondi. Terzo posto di classe per la Peugeot 106 giallo-bianca di Rosario Alessi, un altro rappresentante del folto contingente siciliano in E1 Italia. Ai piedi del podio di classe l’immortale Maurizio Contardi con la Honda Civic V-Tec EG6 rosso-bianca, come sempre autore di una ottima performance. Un errore in Gara 1 ed un KOT lento in Gara 2 spezzano i sogni di gloria di Davide D’Acri comunque molto bravo con la Citroen Saxo Vts MkII ex-Aragona.

In E1 1600 Turbo il siciliano Giuseppe Maugeri non si risparmia e vince con la Renault 5 GT Turbo. Maugeri deve comunque ringraziare la buona sorte visto che in Gara 1, all’uscita della Esse iniziale, si scompone pericolosamente mantenendo il controllo a stento. Il ternano Ernesto Galli, con la sua Renault 5 GTT blu-bianca “autoelaborata” tenta di tenere testa al siciliano ma alla fine deve cedere per sei secondi e settantatre centesimi. La gara di Galli rimane comunque da applausi. Terzo posto con oltre un minuto di ritardo per Gerolamo Campus con la Fiat Uno MkII rossa, certamente ancora “bromurato” dopo la toccata di Popoli ed oltremodo demoralizzato dal ritiro di Grasso.

In E1 2000 “Gabry Driver” si dimostra imprendibile per chiunque. Nemmeno Bet e Paronuzzi avrebbero potuto impensierire il calabro, davvero in gran forma. De Stefani, unico rappresentante dell’agguerrito contingente veneto di categoria, le tenta tutte con la sua Williams bianco-nero-verde della Scuderia Prealpi ma alla fine cede per quasi quattordici secondi. Terzo posto per Gianluigi Carelli. Il PS ternano compie una buona gara con la Alfa Romeo 33 MkII ora in livrea rosso-nera, ma il recente KOT allo Spino condiziona la sua andatura. Il podio di classe è un risultato comunque soddisfacente. “Giginho” tra poche settimane tenterà la conquista della 2 Ore Storica Anchise Bartoli” a Magione al volante della fedele Alfa Romeo 33 MkI arancio, divisa come sempre con Ernesto Galli: obiettivo, ripetere il trionfo del 2014. Tornando alla gara, buon quarto posto di classe per il friulano Paolo Parlato, che chiude positivamente una stagione difficile in cui si è alternato tra la potente Renault Clio grigio-nero opaco e la “classica” Honda Civic Type-R bianca.

In E1 Oltre 3000 sparisce dopo prove molto promettenti il lokalmatador Fabio Pelorosso con la Ford Escort Cosworth, e così la vittoria va a mani basse al medico ascolano Amedeo Pancotti con la Bmw M5 nero-bianco-rosso-blu. Il bolide, fresco di KOT all’ultima Svolte di Popoli, deve ancora fare molta strada per ritrovare la piena competitività.

GRAN TURISMO – Dei sei piloti verificati se ne classificano soltanto quattro. Vittoria schiacciante per Ivan Pezzolla che non ha rivali con la Lamborghini Huracan ST Evo GT Supercup nero opaco. Il pugliese infligge quindici secondi e quarantasette centesimi alla Ferrari 488 Challenge di Roberto Ragazzi. Il padovano è in seria difficoltà nella seconda manche dove consegue solamente il terzo posto parziale, contenendo a stento il ritorno della Lamborghini Huracan nero-verde di Ignazio Cannavò. Il maltese della One Racing Malta Limited attacca con decisione nella salita decisiva, e fallisce l’appuntamento con un prestigioso argento di gruppo per appena un secondo e settantasei centesimi. Ignazio riesce comunque ad intascare la vittoria in GT3. Quarto posto per il cortonese Silvio Passerini che si comporta molto bene con la Lotus Exige SV6 bianco-nero opaco ottenendo la vittoria in GTS. Due i piloti che non entrano in classifica: Tommaso Colella deve rinunciare a contendere a Passerini il successo in GTS per un KOT alla Ferrari 430 Challenge bianco-tricolore che gli preclude la partenza in Gara 2; l’altro abruzzese Roberto Tarquini con la potente Porsche 911 GT3 Cup GT Supercup bianca con striscia tricolore accusa un subdolo KOT poche decine di metri dopo il via di Gara 1, venendo estromesso dai giochi per il successo. Tarquini, mai domo, ripara la Porsche e disputa gara 2 ottenendo il quinto tempo parziale.

E2 SILHOUETTE – Il veneto Michele Ghirardo trionfa con la Lotus Exige Cup E2SH Oltre 3000 nero-rossa, infliggendo distacchi cospicui a tutti gli avversari. Secondo posto per il sorprendente siciliano Manuel D’Antoni con una Fiat 500 Maxi Evo E2SH 2000 grigio metal a trazione motociclistica; terzo Ferdinando Cimarelli che da poche settimane ha rispolverato la potentissima Alfa Romeo 156 E2SH 2000. Il pergolese sta recuperando rapidamente dimestichezza con il bolide ex-Nicola Capriati. Ai piedi del podio di gruppo troviamo un’altra Lotus Exige, stavolta in specifica E2SH 2000, con al volante il simpatico CC di Castel di Casio Giuseppe Agnello. Per Agnello un bel terzo posto di classe dopo una gara consistente. Quinto posto ed “argento” in E2SH Oltre 3000 per il lokalmatador Renato Capotosto, con una Lancia Beta Montecarlo “livrea Martini” sempre apprezzatissima. Capotosto riesce a precedere la bella Bmw M3 E92 E2SH Oltre 3000 nero opaco di Abramo Antonicelli, alle prese con qualche piccolo problema sulla rampa orvietana.

GRUPPO CN – Grande prova per Francesco Leogrande che con la Osella PA21 CN 2000 bianca si aggiudica un successo tutt’altro che scontato. La concorrenza di Gianni Urbani con la tradizionale Osella Pa21 CN 2000 rosso-nera è davvero accanita ed alla fine solo tre secondi e settanta centesimi dividono i due contendenti. Meritato terzo posto di gruppo e classe CN 2000 per Daniele Filippetti. Il figlio del bravo Giuliano impone la sua legge a due avversari quotatissimi entrambi su Osella Pa21: il reatino “Nivola” reduce da una intensa stagione in CIVM ed il trentino Giancarlo Graziosi, entrambi costretti alla fine ad accodarsi al velocissimo umbro. Ottima prova poi per il ligure Andrea Drago sesto di gruppo con la Erberth R3 CN 1600 giallo vaniglia. Si difende poi il veneto Alessandro Gromeneda che ad Orvieto porta in gara una bellissima Wolf GB 08 CN 2000 nero traslucido. Per il polivalente veronese settimo posto di gruppo e settantesimo assoluto.

GRUPPO E2SC – Simone Faggioli, “lider maximo” del CIVM, smaltisce benissimo il passaggio alla Nova Proto di Bouduban e trionfa piegando la resistenza di Stefano Di Fulvio che pure precede il fiorentino in Gara 1. Franz Caruso con la Norma M20 FC completa il podio di Gruppo e Classe E2SC 3000. Alle loro spalle è lotta dura per la vittoria in E2SC 2000 con Luigi Fazzino, “nipote d’arte”, che impone la sua Osella Pa2000 Turbo ai danni delle identiche barchette di Angelo Marino -fresco di vittoria a Popoli- e Giuseppe Vacca.

Classe X Classe:

Nutrita presenza delle E2SC 1400 con Samuele Cassibba che impone la sua Osella Pa21 JRB davanti alle Radical di Thomas Pedrini e del torinese Giuseppe Torrente. Quest’ultimo, dopo la gara sfortunatissima del Nevegal, non sbaglia nulla con la sua SR3 Evo rossa ed ottiene il bronzo di classe con merito. Quarto posto per il veterano Dario Gentile con la Osella Pa21 JRB “see through” davanti alla Elia ST09 Evo 18 blu metal-azzurro di Paolo Venturi. Solo la prima manche per la Radical SR4 “see through” del lokalmatador Filippo Ferretti della Kedda Racing, assistito per l’occasione da Eugenio Molinaro, mentre sfortunatissimo il pratese Marco Ulivi la cui Radical Prosport nero opaco-oro accusa un KOT prima ancora della Q1.

Nella E2SC 2000 Luigi Fazzino rimonta nella seconda manche Angelo Marino e si aggiudica la vittoria di classe con un margine di appena sessantaquattro centesimi. Eccezionale comunque la prova di entrambi, così come è apprezzabile la gara di Giuseppe Vacca che completa il podio di classe con la Osella Pa2000. Si difende decentemente anche il calabro Francesco Ferragina con la rossa Elia Avrio ST09, limitando a ventisei secondi e quattro decimi il ritardo nei confronti di Fazzino junior. KOT già nelle qualifiche per la Radical 1100 Club Sport di Giuseppe Cuzzola.

In E2SC 3000 da applausi la gara di Di Fulvio, ma Faggioli prende velocemente dimestichezza con la Nova Proto NP1 e nella seconda manche “schianta tutti” mettendo il suo nome nell’albo d’oro della corsa umbra. Franz Caruso deve davvero ringraziare la buona sorte dopo che in Q2 finisce sotto un guard rail tradito dall’asfalto bagnato. I meccanici si mettono sotto e risistemano in poche ore la Norma M20 FC, Caruso li ripaga con il terzo posto di Gruppo e di Classe ed il quarto posto Assoluto. Ai piedi del podio di classe, l’immarcescibile Giovanni Cassibba con la Osella PA30 giallo-rossa, sempre molto competitivo e veloce.

GRUPPO E2SS – Diego Degasperi aggiunge un altro successo ad una stagione eccellente e con la Osella FA30 Zytek E2SS 3000 blu e verde del Team Faggioli straccia tutti i rivali di gruppo, conquistando il terzo posto assoluto. Si esalta alle sue spalle la Gloria C8 E2SS 1000 dell’ascolano Andrea Vellei, secondo di gruppo dopo una gara al top con cui riscatta il KOT in manche 1 a Popoli. Terzo posto per il pievano Michele Gregori che ben si comporta con la Gloria C8 Evo E2SS 1000 biancoblu. Ai piedi del podio di Gruppo, e terzo in E2SS 1000, troviamo il veronese Damiano Schena con la Wolf Thunder GB 08 blu metal e gialla della Alby Racing Team. La squadra di Federico Liber dopo un 2021 sfortunato punta in alto e “Rocket” e Mirko Venturato puntano davvero in alto con le Nova Proto NP1 di prossima acquisizione. Quinto posto per la Tatuus FR 2000 di Denis Mezzacasa. “Halfhouse Denis” trionfa in E2SS 2000 chiudendo una stagione davvero eccellente. Sesto posto per Luca Giovannoni con la Wolf Thunder GB 08 E2SS 1000 viola metal-nero, davanti alla Tatuus Formula Renault 2000 verde-grigio metal-rosso con cui Gino Pedrotti ottiene il secondo posto in E2SS 2000. Tre i piloti nell’elenco ritirati: il castiglionese Alessandro Caprioli viene stoppato da un KOT alla Gloria B5 E2SS 1000 già dopo la prima salita di prova, mentre il gettonatissimo lokalmatador Michele Fattorini, reduce da una stagione eccellente nel Campionato Italiano Sport Prototipi in pista, vede la sua Lola B99 E2SS 3000 “carrozzata” afflitta da mille problemi tecnici. Dopo il sesto posto della Q1, non parte nella seconda salita di prova. Tornato in campo in Gara 1, consegue l’ottavo posto assoluto, ma la vettura continua a non andare bene e si decide di saltare la seconda salita di gara, che vede il ritiro di Orazio Maccarrone, sfortunatissimo con la Gloria CP7 E2SS 2000 nera.

GRAZIE A TUTTI in particolare a Marco Ulivi, Ignazio Cannavò e Rudy e Lukas Bicciato.

Special Guests: Cristina De Bastiani, Simone Gnagni, Alberto Fiorenzo, Silvano e Francesco Laschino, Laura Moroni, Vincenzo Ottaviani, Marco e Mirco Paletta, Gabriella Pedroni, Antonio Santoro, Adamo Zaino, Massimo e Margherita Vezzosi

Promoter: Associazione Sportiva La Castellana
Attendance: 5000
Weather: Saturday Mostly Cloudly with Showers/Mild; Sunday Sunny/Mild
Track: Saturday Changeable/Fine; Sunday Dry/Fine
Race Director: Fabrizio Bernetti
Commentary: Achille Guerrera (TV only)

Nick Patrick