Trofeo Italia storico, Classico, Individuale Races Attack e E-STC a Magione

L’Autodromo dell’Umbria ospita l’epilogo della stagione 2021 della Velocità in Circuito Italiana. Oltre alla finale del Trofeo Italia Storico e del Trofeo Italia Classico, che assicurano ben quattro partenze, vanno di scena anche una edizione “extra” dell’Individual Races Attack e la finale del nuovo campionato E-STC. L’organizzazione di Luca Panizzi fa dunque rivivere all’Autodromo dell’Umbria l’antica tradizione delle gare “Energie Alternative” dopo quasi quindici anni dall’ultima gara della serie Elettrosolari. Il meteo è piuttosto precario nelle prime ore della mattinata di Domenica, ma la pioggia sparisce quasi subito ed il forte vento asciuga la pista già in occasione delle prove ufficiali TIS. Poi, a metà giornata arriva un tiepido sole che corona la perfetta riuscita dell’evento e, più in generale, dell’intera stagione 2021 dell’Autodromo dell’Umbria, tornato a pieno regime dopo il lungo stop della primavera 2020 dovuto al lockdown.

TROFEO ITALIA STORICO Fino 1.6 – Cattiva partenza di Simone Sartoni con la Volkswagen Scirocco TC1600, e Gabriele Crocchini ne approfitta portandosi in vetta con la Alfa Romeo 33 MkI J2-A1600 rossa. Sartoni sbaglia anche al Cavatappi e retrocede in fondo al gruppo, ma non si arrende ed inizia una furiosa rimonta. Alla fine del primo giro è già decimo, poi al secondo giro ritorna nella Top Five. Al secondo posto si issa Mimmo Giovannetti con la Austin Cooper Silhouette 1300, ma il laziale compie un errore alla Vecchi Box intraversandosi sull’erba interna e perdendo terreno. Passa quindi al secondo posto la Fiat 128 Coupé Silhouette 1600 di Giuseppe Covotta. Al quinto giro Sartoni porta a compimento la risalita e passa in testa con la sua Volkswagen. Crocchini si deve accontentare di amministrare il secondo posto difendendosi dagli attacchi costanti di Covotta, mentre al quarto posto assoluto si sistema la Peugeot 205 GTI J1 A1600 bianco-gialla di Gabriele Ceteroni. Anche le Abarth 1000 TCR Silhouette 1000 di Gianfranco Barbaccia e Ruggero Nicolosi si comportano bene, ma dopo sei giri il primo accusa un KOT sul rettifilo principale, fermandosi in prossimità dell’uscita box. Nelle retrovie c’è un bel confronto a quattro che coinvolge la Austin Cooper F-T1300 di Franco Ermini, la Fiat 128 Giannini NP TC1150 di Alvaro Bartoli e la Peugeot 205 Rally J2-A1300 di Marco Danese. Ermini contiene gli attacchi di tutti gli avversari dimostrando che nonostante le dimensioni minute, la piccola Cooper giallo vaniglia ha un gran potenziale. A questo terzetto si accoda anche Massimo Riccardi con la Fiat 128 Coupé TC1300 arancio-bianca. Resta ai margini di questa lotta a quattro il ternano Angelo De Angelis con la Davrian MK7 GTP 1000 arancio. Non meno esaltante la lotta che fin dalle prime fasi coinvolge la Fiat 128 Rally T1300 di Giorgio Fiorini, la Abarth 1000 G1-T1000 di Boris Gobbini e la A112 Abarth T1150 che la Scuderia Città di Gubbio schiera per il veterano pratese Sanzio Cappellini. I doppiaggi non rivoluzionano le primissime posizioni e Sartoni si fa largo “a fari accesi” verso una vittoria più sudata del previsto. Crocchini contiene bene Covotta e conquista l’argento, mentre Ceteroni, la cui 205 GTI per una volta funziona bene, si porta a casa il “rame” assoluto. Quinto posto per Giovannetti che è l’ultimo dei concorrenti a pieni giri ed anche stavolta si morde le dita. L’unico siculo “superstite”, Ruggero Nicolosi, termina buon sesto mentre alle sue spalle la lotta va avanti fino alla bandiera a scacchi. Ermini allunga in extremis su un buon Alvaro Bartoli, mentre Riccardi riesce a sopravanzare Danese senior dopo una bagarre da applausi. Undicesimo posto per De Angelis, mentre alle sue spalle gara eccellente per il reatino Roberto Panunzi, al volante della sua fedele Innocenti Cooper T1300 azzurro-bianca. Termina dodicesimo con buon margine su Giorgio Fiorini che solo all’ultimo regola gli scatenati ed immarcescibili Gobbini e Cappellini. I tre sono racchiusi in appena un secondo e un decimo, a conferma di quanto accanita sia stata la bagarre per evitare la “maglia nera”.

TROFEO ITALIA STORICO Oltre 1600 – Nonostante le “sole” undici auto al via lo spettacolo è veramente agguerrito. Cattiva partenza per la Mercedes 190 E DTM J2 TC2500 di Mauro Simoncini, ed il veloce ligure Roberto Arnaldi ne approfitta portandosi in vetta con la Alfa Romeo GTAm Silhouette 2000 bianco-rossa. Alle loro spalle, fa fuoco e fiamme Luigi Zoccali. Il toscano scatta alla grande con la piccola Peugeot 205 GTI J2 A2000 e si installa al terzo posto assoluto, precedendo le Bmw 635 CSL Silhouette Oltre 2000 che EnRo GRT schiera per Gianni Bellandi ed Alfredo Varini. In particolare Bellandi mette sotto pressione Zoccali per tutta la prima fase di gara, salvo andare leggermente largo all’uscita del Traliccio e mettere due ruote sull’erba ancora umida. La Bmw dell’italo-sudafricano sbanda pericolosamente ma Bellandi riesce a mantenere il controllo della vettura bavarese, cedendo il quarto posto al bolide in livrea nero-arancio “Over the Top” di Varini. In vetta intanto Simoncini riacciuffa Arnaldi e tra i due si accende una bagarre all’ultimo sangue. Un primo contatto si verifica alla Vecchi Box, con primi danni al fanale posteriore SX della Alfa Romeo di Arnaldi; poi nella parte bassa del percorso Simoncini attacca di nuovo e si produce un altro contatto, con Arnaldi che retrocede in seconda posizione. La Mercedes 190 DTM della ARS Motorsport, con la griglia anteriore vistosamente ammaccata ed il fanalino anteriore SX incrinato, allunga in vetta ma ben presto la Direzione Gara infligge a Simoncini un Drive Through, che relega nuovamente il lombardo in seconda posizione. Intanto, si verifica il primo ed unico ritiro della corsa: un KOT stoppa la Bmw 2002 T2000 bianco-azzurra di Augusto Fabbri. Una altra Bmw 2002, l’esemplare amaranto-azzurro G1-T2000 di Gianluca Riccardi, anima un bel duello con la Alfa Romeo 75 TS J2-A2000 di Giovanni Bassi. Nella J2-N Oltre 2000 è saldamente al comando la nuovissima Ford Sierra Cosworth Sapphire bianco-blu-azzurra del ternano Simone Ascani, con la Fiat Uno Turbo MkII bianco-tricolore di Ruggero Riva che naviga nelle posizioni di rincalzo con una gara tranquilla. Intanto, Arnaldi veleggia al comando indisturbato con la sua GTAm e vince per distacco su Simoncini. Per il terzo posto Zoccali deve ancora difendersi dagli attacchi di Bellandi, che intanto ha riscavalcato Varini: il derby tra piloti toscani arride alla “piccola” ma potentissima 205 GTI, bolide con un gran palmares in salita, sia nella vecchia E3-VSO del CIVM sia nelle gare CIVSA storiche. Sesto posto assoluto per Simone Ascani, anche se la sua Sierra accusa un KOT lento proprio nell’ultimo giro di gara che lo costringe a rientrare in parco chiuso senza passare sotto la bandiera a scacchi. Mastica un po’ amaro il gentleman driver Alberto Zoli, che con la Porsche Carrera 911 giallo pastello-nero vince la GT Oltre 2500 e chiude settimo assoluto, primo dei doppiati. Gianluca Riccardi si porta a casa l’ottavo posto contenendo fin sotto la bandiera a scacchi l’ottimo Bassi; Riva completa la Top Ten assoluta e la classifica. Da segnalare inoltre il forfait del veterano Renato Benusiglio, atteso al via sulla Bmw 2002 già iscritta da EnRo GRT per Alfredo Pellegrino. Un piccolo problema di salute costringe l’etereo milanese a saltare la corsa.

TROFEO ITALIA CLASSICO 1.RAGGRUPPAMENTO – Non si presentano a Magione il giovane Leonardo Leonardi con la Peugeot 106 Rally RS 1400 rosso-giallo fluo di Orvieto Corse, bloccato da un attacco influenzale, né il toscano Massimiliano Del Nibbio con la Bmw M3 E36 VSO N 3000 bianca. La pole di Gruppo se la aggiudica Alessio Danese con la Honda Civic V-Tec EG6 Produzione di Serie 1600 giallo-blu; il giovane veronese scatta bene al via ed allunga sugli inseguitori, con Tonino Scocco principale avversario con la fedele Peugeot 106 N1400 di C&C. Scocco nelle prime fasi di gara mette pesantemente sotto pressione Danese junior, salvo poi cedere ed accontentarsi del secondo posto. Il terzo posto e la leadership nella RS 1600 sono ad appannaggio della Citroen Saxo Vts MkI blu scuro di un ottimo Francesco Fasolino, che contiene il validissimo orvietano Francesco Laschino in gara con la Peugeot 106 Rally bianco-nero-giallo fluo divisa con la compagna Giulia Gallinella. Mirco Paletta si installa quinto assoluto e primo in RS 1400 con la sua fedele Peugeot 106 Rally blu, contenendo il marchigiano Davide Baffa Scinnelli che con la Alfa Romeo 156 Produzione di Serie 2000 bianca rischia di non partire per un subdolo KOT in fase di pre-griglia. Il lavoro dello staff di Pierluigi Calzuola evita la capitolazione e Baffa Scinnelli può disputare una gara egregia. A regalare le maggiori emozioni sono però due “volti nuovi” della RS 1400: il pupillo di Fausto Flavi Federico Antonelli con una 106 di Cipierre ed il giovane orvietano Mirko Schiavo, in gara con la 106 nero-grigio-rossa appartenuta a Michele Mocetti. I due entrano più volte in contatto alla Vecchi Box ed Antonelli si ritrova con lo sportello DX della 106 quasi sfondato. Più “contenute” le ammaccature di Schiavo. L’orvietano, perso il duello con Antonelli, accuserà un KOT lento che lo retrocederà addirittura alle spalle della Citroen Saxo Vts MkII Produzione di Serie 1600 di Davide Fasolino, attardato fin dal via da noie alla pompa della benzina. Danese junior II intanto fa il vuoto e conquista una perentoria vittoria, con Scocco unico a contenere il ritardo a poco più di otto secondi. Francesco Fasolino, già campione TIC dallo scorso round del 7 Novembre, si porta a casa terzo posto assoluto e vittoria in RS 1600; non demerita però Francesco Laschino che chiude alle sue spalle staccato di quattro secondi ed otto decimi. Per Mirco Paletta arriva una nuova vittoria di classe; il sanmarianese porta a casa la coppa di categoria RS 1400 dopo una stagione al vertice ed aggiunge un altro Trofeo ad una collezione immensa. Fa festa anche Baffa Scinnelli che è sesto assoluto e vince la Produzione di Serie 2000, ricompensa al super-lavoro dello staff di Calzuola e Rodia che in meno di cinque minuti è stato in grado di mandare in pista il marchigiano dopo il KOT nel pre-gara. Sesto posto per Antonelli, riuscito ad agguantare l’argento in RS 1400 nonostante una 106 “provata” sul fianco destro. Settimo e staccato di un giro Davide Fasolino, mentre Mirko Schiavo “stringe i denti” e chiude ottavo ad un giro raggranellando con la sua 106 il bronzo in RS 1400.

TROFEO ITALIA CLASSICO 2.RAGGRUPPAMENTO – Panico nelle libere del sabato con un incidente che coinvolge le Bmw 318 Trofeo di Mencuccetti e Piero Limonta. Per il primo il weekend finisce anzitempo, mentre il secondo riesce comunque a partecipare utilizzando la vettura iscritta per Sauro Cozzari. Leader fin dalle qualifiche è il giovanissimo Tobia Zarpellon. Il bassanese impone la sua potentissima Bmw M3 E36 A Oltre 3000 ed al via non sbaglia nulla, isolandosi in testa al gruppo. Nelle retrovie sono in quattro a giocarsi il secondo posto assoluto, con le Bmw 318 Trofeo di Bordacchini e Materni alle prese con la Citroen Saxo Vts RS Plus 1600 dell’ottimo fermano Eliseo Cruciani e con la Renault Clio RS Plus 2000 dell’orvietano Michele Mocetti. Quanto a Limonta, si ritrova a duellare con la 318 di Massimo Alunni. Li precede un ottimo Stefano Brué con la fedele 318 bianco-rosso-blu. Si difende poi l’emiliano Sebastiano Sibani con la Bmw 318 nera “stock block” curata da Walter Colacino. Anche a fondo gruppo la lotta non manca. Per la supremazia in RS Plus 1400 si affrontano il leccese Massimiliano Parisi, al debutto con la Peugeot 106 bianco-rossa di Calzuola dopo anni al volante della Peugeot 106 arancio-nero di Epta Motorsport, ed Enrico Pascucci in cerca dei punti per conquistare la coppa di categoria. E’Parisi a svettare nelle prime fasi di gara. Si comporta piuttosto bene anche l’ascolano Emidio Luzi con la Peugeot 106 A1400. Per l’argento in RS Plus 1600 si affrontano Riccardo Rogari con una Citroen Saxo Vts MkII rossa di Black Cars e Matteo Pioppi con una Citroen Saxo Vts MkII rosso-grigia della Scuderia Città di Gubbio. Il “derby” eugubino viene però stoppato da un KOT al differenziale che colpisce la vettura di Rogari II sul rettifilo d’arrivo costringendolo a fermarsi in prossimità dell’uscita dei box. Poco dopo, un KOT stoppa anche lo sfortunato Luzi che rientra ai box. Mentre Zarpellon allunga deciso con il piglio del vero campione, alle sue spalle la lotta per il secondo posto si fa dura. Dapprima Bordacchini perde terreno per un errore, poi è Eliseo Cruciani ad accusare un KOT lento che lo farà precipitare in classifica, superato anche dalle Bmw 318 Trofeo di Brué, Limonta ed Alunni. Intanto, Parisi cala sulla distanza e Pascucci lo supera, mettendo l’imprimatur alla conquista della coppa di specialità. Restano così Materni e Mocetti che si scambiano più volte le posizioni. Mocetti sembra in vantaggio con la Clio ex-Monolite, ma all’ultimo giro Materni porta la situazione a suo favore. Tobia Zarpellon vince comandando “da bandiera a bandiera” con una performance davvero imperiosa, giusto epilogo per una stagione che lo ha spesso visto protagonista sia come pilota nel CIVM e nel TIVM, sia come “team owner” nel Mini Challenge e nella Bmw M2 CS Racing Cup. Materni è secondo suggellando il trionfo Bmw, ma è contento anche Mocetti che al ritorno sulla Clio RS ex-Cenci completa il podio assoluto e vince la RS Plus 2000. Bordacchini ottiene il “rame” ed è secondo tra le Bmw 318 Trofeo; a completare il podio di categoria un ottimo Brué, quinto assoluto. Piero Limonta riesce a chiudere per il meglio un weekend difficile e termina quarto tra le 318 Trofeo e sesto assoluto davanti ad un onesto Alunni. Cruciani è ottavo dopo un finale di gara drammatico, ma resta a pieni giri e vince la RS Plus 1600 rischiando anche di doppiare il diretto rivale Pioppi, che termina ottimo decimo. Tra di loro si installa un bravissimo Sebastiano Sibani che, pur impiegando una 318 “Step 1”, realizza una performance da applausi. Chiudono la graduatoria le RS Plus 1400, ed Enrico Pascucci è undicesimo vincendo la classe ed intascando il trofeo di categoria. L’esordio a Magione di Parisi viene comunque benedetto dall’argento di classe.

E-STC – Sono quattro le Tesla elettriche al via, ma lo spettacolo offerto è comunque di ottimo livello. La Main Race del Sabato vede la vittoria di Luigi Ferrara che distanzia il duo formato da Giacomo Ghermandi e Max Mugelli conquistando una vittoria da incorniciare. Per il secondo posto Ghermandi, un talento in crescita del Turismo nazionale, ha la meglio con un margine di poco più di mezzo secondo sull’ostico rivale mugellese. Il romano Lorenzo Semprini è alle prese con vari problemi e chiude quarto ad un giro. Nella giornata di Domenica Matteo Filippi sostituisce Ferrara e la bagarre è ancora una volta molto serrata. Ghermandi, Mugelli e Filippi lottano per la vittoria rischiando più volte il contatto specialmente alla Vecchi Box. Alla fine è il portacolori della slovena Lema Racing ad avere la meglio con appena tre decimi di vantaggio su Mugelli. Filippi III cala nel finale e termina terzo; contiene i danni il gentleman driver Semprini che termina quarto.

INDIVIDUAL RACES ATTACK – Sia pure con appena sedici partecipanti, anche il terzo Individual Races Attack stagionale va regolarmente in porto. Il livello dei concorrenti al via non è affatto malvagio; vince Roberto Malvasio, reduce da una intensa stagione nel CIVM e qui in campo su una Radical SR4 E2Sport 1600. Il piemontese non ha particolari difficoltà a precedere la BlackM E2S 1400 di Mauro Cesari, quest’anno spesso impegnato nella ATCC. Al terzo posto una splendida Youngtimer, la Chevron B16 blu scuro di Giovanni Rosi che riesce a precedere di sette secondi circa la Osella Pa21 E2Sport 1000 di Sauro Rossi, autore di un egregio esordio con un prototipo. Quinto posto per Ernesto Galli con la Renault 5 GT Turbo E1 1600 Turbo blu-bianca; il ternano non si è risparmiato sfruttando al massimo i cordoli dell’Autodromo dell’Umbria. Sesto posto per una vettura stradale, la Lotus Elise G1 2WD di Battistoni, che riesce a precedere in modo netto la pur bella e potente Alfa Romeo 33 MkII E1 2000 rossa di Gianluigi Carelli. “Giginho” sta faticando per cercare di riportare la sua 33 al massimo della forma dopo il KOT dello Spino. Alle spalle del poliziotto ternano, troviamo la instancabile Deborah Broccolini. Sempre al volante della Mini Cooper S RS Plus RSTB 1600 divisa con il consorte Luca Rossetti nella recentissima 2 Ore Automoderne di Magione, la perugina dimostra una volta di più un ottimo feeling con la vettura anglo-tedesca. Dietro Deborah, troviamo un altro habitué dell’IRA: è il professore Nicola Merli che per l’occasione torna al volante di una Citroen Saxo, la nera RS Plus 1600 dell’orvietano Gianmario Marrocolo. La Top Ten la completa un’altra vettura stradale, la Lotus Exige G2 Club 3 di Walter Colacino che, oltre ad assistere con profitto Sibani, decide di mettersi in gioco personalmente. A ridosso della Top Ten, ecco il vincitore della Produzione di Serie, il fiorentino Patrizio Cellai che continua a fare esperienza sulla Renault Clio Williams 16S ProdS 2000 grigio-rossa della Histrix. Anche Luca Rossetti decide di mettersi in gioco con una Citroen C1 G2 Club 1, e chiude dodicesimo assoluto dopo due performance prive di sbavature, che gli consentono di precedere un pilota di ottimo livello quale il folignate Paolo Galli. Reduce dalla positiva finale di Coppa Italia Rally a Modena corsa al fianco della figlia Chiara sulla Suzuki Swift, Galli in questa occasione impiega una Citroen C2 RS Plus 1600 grigio metal-giallo-blu, ancora in fase di rodaggio. A chiudere la classifica troviamo la Alfa Romeo 33 nero-arancio che la Scuderia Città di Gubbio schiera per Luca Raddi. La 33 ex-Trofeo avrebbe dovuto correre nel TIC II Raggruppamento con lo stesso Pierluigi Calzuola, ma si è infine deciso di metterla in mano a Raddi per l’IRA. Onesta la prova di Luca che intasca la coppa del vincitore di classe G2 Cup. Due piloti non entrano nella classifica finale: Riccardo Rossi disputa solo la prima manche con la Formula 850 TDMF F850, mentre il debutto di Riki Trippini con la Honda Civic Type-R G2 Club2 grigio metal viene rovinato da un KOT alla frizione mentre era a metà della sua seconda manche di gara. Trippini si è visto costretto a rientrare anzitempo in parco chiuso.

GRAZIE A TUTTI.

Special Guests: Donato Argese, Alice Bettega, Francesco Cervelli, Massimo Ciccozzi, Simone Cruciani, Stefano Del Prete, Romano Fortunati, Giulia Gallinella, Sandro Gironi, Silvano Laschino, Rodolfo Lorenzini, Lorenzo Lupi, Roberto Marazzi, Andrea Neri, Marina Pasqualoni, Valmiro e Rita Presenzini, Alessandro e Gloria Revello, Angelo Rogari, Luca Rossi, Michelangelo Segatori, Margherita Vezzosi, Giuseppe Zoccali.

Circuit: Autodromo dell’Umbria “Mario Umberto Baconin Borzacchini”, Magione (PG)
Promoters: Racing Magione, Gareclassiche, Formula X
Attendance: 5000
Weather: Morning Mostly Cloudly/Cold, Afternoon Mostly Sunny/Windy
Track: Dry/Fine
Safety Car: Seat Leon Cup Racer Tenjob
Race Director: Giorgio Cardinali
Commentary: Francesco Ippolito (TIC I and II Group, E-STC, IRA) and NICK PATRICK (TIS Fino 1600 and TIS Oltre 1600)