Incamerato il titolo di Gruppo 3, per poter conquistare la corona europea delle ruote coperte deve vincere anche in Slovenia e sperare che qualcuno riesca a stare davanti a Jurisic, finora a punteggio pieno in Gruppo 4
Mercoledì 28 agosto 2024_ Per dirla in metafora è uno strano match quello che propone il Campionato Europeo della Montagna. Come se due pugili si tirassero pugni ma in due ring separati, senza colpirsi direttamente. Mancano ancora due round per chiudere la stagione 2024: domenica prossima si corre in Slovenia la 30ªGHD Ilirska Bisrtica; il 15 settembre sarà la volta della 43ª Buzetski Dani in Croazia. Antonino Migliuolo si è già aggiudicato il titolo 2024 di Gruppo 3 e lo stesso ha fatto Matija Jurisic nel Gruppo 4. Però tra loro nella graduatoria assoluta delle ruote coperte, le “closed cars” FIA, ci sono 7 punti di differenza: 193 a 200. Il perché è presto detto: O’Play ha incamerato 7 vittorie (25 punti ciascuna) e 1 secondo posto (18), mentre lo sloveno ha fatto en plein, 8 vittorie in relativa scioltezza visto che i suoi avversari diretti sono piuttosto lontani nel punteggio, con il francese Stephane Garcia secondo a 102, il nostro Rudi Bicciato terzo a 81. L’alfiere del Phoenix Racing Team, invece, ha avuto confronto meno agevole tenuto conto di Anze Dovjac secondo a 139 e Milovan Vesnic terzo a 117. Lo sloveno e il serbo si sono alternati tra loro sul podio di Gruppo 3, con Dovjak che ha sfruttato l’occasione di centrare il successo al Trofeo Vallecamonica quando O’Play si è ritrovato in crisi di freni. “Il regolamento non si discute – sottolinea il driver trentino – e io penso solo a far bene con la Mitsubishi Lancer Evo IX che stiamo ricontrollando nella partitura tecnica. Posso assicurare il massimo impegno per ottenere il miglior risultato possibile e poi servirà anche un po’ di fortuna. So bene che ci sarà da lottare e tenere i nervi a posto. Vietato commettere errori”. Non è più questione di tracciati più o meno favorevoli. O’Play è andato forte ovunque e l’obiettivo è vincere anche a Ilirska Bistrica dove l’anno scorso frizione e cambio fecero i capricci azzerando i sogni (scongiuri).