Migliuolo si prepara già a riscalare la Montagna

In archivio la stagione in salita con la conquista del titolo di Gr.3
“Ringrazio sponsor e collaboratori per l’impegno messo assieme”

Sant’Antonino volta pagina. Il crisma dell’ufficialità Fia sulle classifiche che hanno chiuso il Campionato Europeo Montagna 2022, ha assegnato il titolo di Gruppo 3 delle “vetture chiuse” ad Antonino Migliuolo e alla sua Mitsubishi Lancer Evo IX 3.0 targata Phoenix Racing Team. Successo maturato al termine di una stagione caratterizzata dal duello incessante con il suo più fiero avversario, Igor Stefanovski, talché hanno chiuso a pari punti (154), pari numero di vittorie (4) e di secondi posti (4), ma con il driver macedone secondo per il diverso peso dei due scarti sulle nove gare disputate. Migliuolo è salito anche sul terzo gradino del podio generale, a pari punti con l’austriaco Karl Schagerl (154) che si è aggiudicato il Gruppo 1, entrambi battuti dal montenegrino Vasilije Jaksic (168) che si è aggiudicato il Gruppo 4. Particolare non trascurabile: i due rivali per la corona continentale hanno avuto strada nettamente più facile nel rispettivo raggruppamento, potendo così sommare risultati cospicui nella graduatoria assoluta. Ma questa è storia passata, così come i vari problemi tecnici che il portacolori di Phoenix ha dovuto affrontare per la gestione del motore della Lancer, mettendo in conto pure l’utilizzo di pneumatici non sempre al massimo del rendimento. “Sono soddisfatto anche se non è andata come avrei voluto – ammette sinceramente O’Play – perché ce l’ho messa tutta, con il supporto della squadra, degli sponsor e degli amici, per cui non ho rimpianti”. Nel dettaglio ricapitoliamo la sequenza dei risultati: terzo in Francia, secondo in Portogallo, primo in Spagna, sesto in Repubblica Ceca, primo in Italia e Polonia, secondo in Svizzera, primo in Slovenia e secondo in Croazia. “Metto su un piatto della bilancia qualche difficoltà di messa a punto del motore a causa dell’elettronica, ma anche i miei errori di guida, comprese le defaillance fisiche quando non sono riuscito a presentarmi al meglio. Poi bisogna considerare il valore specifico del mio antagonista diretto, sostenuto da un Paese intero e con dovizia di gomme a ogni appuntamento. Sull’altro piatto carico la fiducia del team, l’impegno e i sacrifici nelle lunghe ore d’officina, l’entusiasmo delle trasferte, il clima di amicizia nella condivisione di un progetto e l’intensità delle relazioni stabilite nel circus. Bagaglio impagabile di esperienza che mi servirà per affrontare ancora più determinato le prossime sfide”.
Phoenix Racing Team –