La Speed Motor vince la Coppa per scuderie alla 57^ Svolte di Popoli

AL SECONDO POSTO ASSOLUTO DI ANGELO MARINO (PRIMO IN E2-SS), AL QUARTO DI
SERGIO FARRIS E AL 12ESIMO DI LUCA BAZZUCCHI. VINCENZO OTTAVIANI DOMINA IL GRUPPO N, MENTRE MARCO SBROLLINI E MARIO TACCHINI SONO COSTRETTI AL RITIRO


POPOLI – Alza la coppa per scuderie la Speed Motor in una 57esima edizione della cronoscalata “Svolte di Popoli” (prova del trofeo italiano di velocità in montagna 2019) condizionata dal gran caldo e con gara 2 disputata proprio nella fase centrale della giornata. Il secondo posto assoluto del bravo Angelo Marino, il quarto del sempre ottimo Sergio Farris e il 12esimo dell’eugubino Luca Bazzucchi hanno reso possibile la conquista di un trofeo che nel 2018, sempre a Popoli, era stato soltanto sfiorato. Per Angelo Marino, la salita abruzzese è stata una sorta di consacrazione della sua validità di pilota sui 7530 metri dell’impegnativo tracciato: 3’08”34 in gara 1 e 3’08”42 in gara 2 al volante della Lola B99/50, ovvero un esempio anche di straordinaria regolarità al volante, per un totale di 6’16”76, che oltre alla piazza d’onore vale anche l’assoluto nel gruppo E2-SS. E questo, nonostante un imprevisto al mattino: “Si è staccato il tirante di un’ala anteriore dopo il secondo tornante – spiega il 33enne salernitano – e in questa situazione ho percorso oltre tre chilometri, altrimenti l’obiettivo dei 3 minuti e 5” era alla portata in una strada complicata e con qualche sconnessione nel fondo. In gara 2, con 40 gradi di temperatura, un asfalto bollente e le gomme non nuove, sono riuscito a ripetermi: al secondo intermedio ero sopra di un secondo (2’15”7) rispetto al tempo di gara 1, per cui vuol dire che nel tratto finale ho recuperato terreno. Sono davvero contento e ringrazio sia la scuderia che il team Dalmazia e Motorsport per l’ottimo lavoro eseguito: le migliori premesse in vista della gara di casa a Gubbio”. Marino si è arreso solo al cospetto del forte Denny Zardo, vincitore su Norma M20 Fc. Problemi anche per Sergio Farris su Osella Pa 2000, che con il 3’09’58 della prima salita era quarto a soli 3 centesimi di secondo dall’Osella Pa 30 (classe 3000) di Stefano Di Fulvio, che ha limato 8 decimi nel pomeriggio, mentre il sardo ha alzato di 2”30, chiudendo in 3’11”88: “La rottura del perno di un’ala posteriore ha finito con il penalizzarmi – ha dichiarato Farris – ed è stato un peccato, perché il team Dalmazia aveva messo a puntino la vettura a livello anche di assetti e in gara 1 ci sarebbe stata la possibilità di fare meglio, però sono complessivamente soddisfatto. Se non altro, con l’Osella abbiamo anticipato i tempi per l’appuntamento di Gubbio, al quale ci presenteremo già a posto”. Farris non è quindi salito sul podio, ma in compenso ha portato a casa il terzo posto in E2-SC e il primo in classe 2000. Vince la classe 2000, ma della E2-SS, anche Luca Bazzucchi su Formula Renault, che “esorcizza” così al meglio la crono di Popoli con un 3’50”34 e con un 3’49”21, scendendo quindi di oltre un secondo in gara 2. “Avrei potuto realizzare tempi inferiori – ha commentato – e mi sono contenuto per due motivi: a Popoli avevo sbattuto nel 2015 nella prima sessione di prove e di conseguenza ho affrontato stavolta la parte restante di percorso, che per me era inedita; era poi la mia prima gara in salita della stagione. Diciamo quindi che è stato un ottimo test finalizzato al trofeo Luigi Fagioli: ho fatto il setup della macchina”. A esaltare la bella domenica ha provveduto il beniamino del posto, Vincenzo Ottaviani, che al volante della Citroen Saxo in stato di “convalescenza” ha dominato il gruppo N e la classe 1600: 4’10”29 e 4’12”86 i suoi responsi. “Non ho intanto deluso le attese – ha detto Ottaviani – e mi sono avvicinato al mio record personale nelle “Svolte”, che rimane il 4’09” con la Peugeot 106.
Per ciò che riguarda l’auto attuale, la questione è nota: bene le prime due gare, poi da Morano la Saxo ha cominciato ad accusare un calo di potenza che si è manifestato nella sua evidenza al Terminillo. Abbiamo nel frattempo curato la parte tecnica del motore e di qui a Gubbio
vedremo di completare l’opera”. Non è stato bagnato dal risultato il rientro di Marco Sbrollini, all’esordio stagionale con la sua Lancia Delta (e primo in E1 al termine della seconda sessione di prove), a causa della
pompa della benzina che non faceva pressione ed è stato costretto al ritiro già in gara 1. “Cose che possono capitare, specie dopo mesi di fermo – così si espresso il conduttore di Pergola – ma tutto è risolvibile e a Gubbio ci sarò. Tranquilli!”. Forfait in gara 2 per Mario Tacchini, che al termine della salita mattutina era quinto nella classe 1.6 turbo della Racing Start in 4’20”65; noie al cambio della Mini Cooper hanno posto fine alla sua avventura in terra pescarese. “Mi dispiace per ciò che è capitato a Sbrollini e a Tacchini – queste le parole di consuntivo del presidente della Speed Motor, Tiziano Brunetti – in una giornata molto positiva, che ci ha permesso di vincere la coppa per scuderie. I miei complimenti ad Angelo Marino, autore di un gran tempo in entrambe le gare e anche a Farris, che si sta confermando uno fra i nostri elementi di punta. Eccellenti anche i contributi di Bazzucchi e di Ottaviani, primo in gruppo N. Considerando il fatto che Marino ha dominato la E2-SS, con Sbrollini in condizioni normali avremmo potuto fare nostri tre raggruppamenti, ma siamo ugualmente molto gratificati dall’esito di Popoli e ora abbiamo a disposizione due settimane per prepararci adeguatamente al trofeo Luigi Fagioli”. 11 agosto 2019
Ufficio stampa
Claudio Roselli
Scuderia Speed Motor A.S.D.
www.scuderiaspeedmotor.it