La rabbia di O’Play agli irti colli

Solo terzo alla Subida al Fito in Spagna dove è andato fortissimo ma prendendo troppi rischi. La Lancer 3.0 ha funzionato al meglio e l’escursione in gara 3 non ha fatto grossi danni. Però c’è un problema pneumatici da risolvere al più presto. Intanto domenica prossima sarà a Levico per provare una Wolf GB08 Thunder

foto Sébastien Beyer

 Giustamente gasato dopo aver vinto finalmente in Austria la Rechbergrennen che mai gli era stata prodiga di soddisfazioni, Antonino Migliuolo si è presentato in Spagna con ottimi auspici per affrontare la 51ª Subida al Fito, terzo appuntamento del Campionato Europeo della Montagna 2023, con la Mitsubishi Lancer 3.0 Evo griffata Phoenix Racing Team. Ma la cronoscalata iberica l’ha prima illuso con l’ottimo crono in gara 1 su asfalto viscido (3’07’’949) – il migliore di Gruppo 3 e secondo assoluto di Categoria 1, battuto solo dalla Porsche del francese Nicolas Werver (Gruppo 2) – e poi gli ha presentato il conto di un problema oggettivo, da risolvere al più presto: le gomme. Infatti nel secondo assalto, mentre il rivale Igor Stefanovski è andato al solito sul velluto con pneumatici freschi di stampo, O’Play ha voluto azzardare ancora le calzature usate con l’asfalto che si era asciugato, staccando però un tempo non irresistibile (2’59’’869) e finendo dietro al macedone di appena 7 millesimi nel totale. A quel punto la scelta di montare un set di Pirelli intonse per affrontare gara 3 gli ha giocato un brutto tiro. La macchina, rivitalizzata anche dall’ottimo lavoro su motore, trasmissione e centralina, andava così forte che il sorrentino trapiantato a Trento non ci ha pensato proprio a togliere un filino di gas sul salto, volando in piena fino all’atterraggio, qualche metro più avanti dei riferimenti in prova. Risultato: due ruote sull’erba, la Mitsubishi che scarta sulla destra e impatta sul guard rail. Un botto di secondi andati e un tempo pessimo (3’40’’479) da scartare. Al traguardo il terzo posto di Gruppo 3 salva almeno il bilancio della trasferta. “Ho l’umore strano – confessa Antonino – perché sono sia avvilito che euforico per quanto è successo. Mi spiace ovviamente per i punti persi, le botte alla carrozzeria, convergenza e campanatura da rivedere in toto. ma ho ritrovato la Lancer dei record, così potente sotto il cofano, benissimo di assetto, con il differenziale elettronico e meccanico iper funzionali. E’ chiaro che gommata nuova si esprime al massimo del suo potenziale. Il problema ora è riuscire a reperire pneumatici in giro, pare ci sia una carestia anche su questo versante. Spero di poter trovare una soluzione prima del Portogallo, tra due settimane, altrimenti ce ne faremo una ragione”.
Intanto, per cambiare registro e mettersi alle spalle l’odore di un rimpianto, O’Play sarà in gara domenica alla 51ª Levico Vetriolo Panarotta (Tivm Nord) con una Wolf GB08 Thunder, esperimento da ripetere alla Trento Bondone l’11 giugno.