Il 57° Trofeo Luigi Fagioli CIVM raccontato da Nick Patrick

Giochi chiusi per il titolo CIVM 2022. Simone Faggioli fa il vuoto anche al Trofeo Fagioli 2022 con la fedele Norma M20 FC Zytek E2SC 3000 e si aggiudica matematicamente il suo sedicesimo titolo italiano. Per il fiorentino una performance maestosa con cui suggella una stagione da record. Alle sue spalle, un futuro grande talento del motorsport in salita italiano: è Luigi Fazzino che con la Osella Pa2000 Turbo E2SC 2000 realizza un tempone nonostante un errore marchiano in Gara 2 all’ingresso dei tornanti finali. Terzo posto per Diego DeGasperi con la Osella FA 30 Zytek E2SS 3000. Per il trentino arriva matematicamente il titolo di categoria con due gare d’anticipo. Ai piedi del podio il trapanese Francesco Conticelli con la Nova Proto NP01 E2SC 3000, autore di una performance inappuntabile. Un’altra Nova Proto NP 01, ma in specifica E2SC 2000, la guida Samuele Cassibba che chiude in quinta posizione. Sesto posto per l’orvietano Michele Fattorini. Il “globetrotter” non può mancare alla gara di casa con la Wolf Thunder E2SS 1150 pilotata anche nel Campionato Francese e realizza una delle sue migliori performance di sempre sulla rampa eugubina. Bravo anche Tommaso Carbone gran settimo assoluto con la Osella Pa2000 E2SC 2000. Alle sue spalle il promettente Giancarlo Maroni jr con la “piccola” Osella Pa21 JrB E2SC 1600, rallentato da un concorrente in difficoltà in Gara 1. Nono posto per il partenopeo Luigi Sambuco con la Osella Pa21/S Evo Honda E2SC 2000 blu e fucsia, e molto bene fa anche Antonio Ilardo, il neomelodico napoletano in gara con la Osella Pa30 Honda E2SC 2000. La corsa valida per il Civm torna a ospitare il pubblico dopo due anni di assenza forzata ed ha un andamento abbastanza lineare. Da segnalare solo qualche contrattempo nella fase “clou” di Gara 1 fra cui i testacoda della Osella Pa2000 E2SC 2000 del reatino “Nivola” e del siciliano Franco Caruso con la Norma M20 FC E2SC 3000 nella serie finale di tornanti ed il KOT a metà percorso della Osella Pa2000 E2SC 2000 del lucano Achille Lombardi. Fortunatamente l’ottima direzione gara di Fabrizio Fondacci consente sempre il rapido ripristino della sicurezza del percorso, contenendo al minimo i ritardi e permettendo lo svolgimento di Gara 2 del Civm sotto condizioni meteo ancora eccellenti.

Gruppo X Gruppo:

RACING START – Oronzo Montanaro consegue un successo pesante con la sua Mini Cooper RSTB 1600 mettendo una seria ipoteca sul titolo di Gruppo. Al secondo posto troviamo un promettente lokalmatador, Alessandro Picchi. Sceso in campo con la Peugeot 308 Gti RSTB 1600 solitamente impiegata da Mario Tacchini, Picchi II chiude secondo dopo due manche tutte d’attacco e cancella l’amarezza per il cruento ritiro del 2021. Al terzo posto di gruppo, con una Mini Cooper RSTB 1600, troviamo Maurizio Abate che dimostra di non avere perso lo smalto dei tempi migliori. Quarto Angelo Loconte con la Peugeot 308 Gti RSTB 1600 rosso-nera, davanti ad un Eccezionale Marco Paletta che “vola” con la sua Mini Cooper S RSTB 1600 blu realizzando una delle sue migliori performance di sempre.

Classe X Classe:

In RS 1400 incursione vincente per Luca Guerra con la Peugeot 106 Rallye blu. Sceso in campo a Gubbio in previsione di una partecipazione continuativa al Civm 2023, Luca fa “polpette” della concorrenza. Sorride anche Francesco Salvatore Mondino con la Peugeot 106 Rallye blu metal: con il secondo posto ipoteca la coppa di specialità, ad Erice gli basterà un piazzamento tra i primi per esser campione. Terzo il sorprendente ascolano Franco Galiè con la Peugeot 106 biancoazzurra. Il marchigiano riesce a resistere al ritorno in seconda manche del rapido Michele Mocetti per appena sette decimi e conquistare un podio davvero brillante. Si morde le dita Mocetti junior che rispolverava la Peugeot 106 Rally nero-rossa solo per questa occasione: comunque per l’orvietano gara molto positiva. Quinto posto per Emanuele Raul Giora, all’ultima gara della stagione con la Volkswagen Polo grigio metal. Il piemontese guida molto bene, ma alla fine cede alla maggior potenza delle 106. Al sesto posto arriva un altro ascolano: è Francesco Malabelli con la Peugeot 106 Rallye nero opaco-striscia Peugeot Sport. Per lui una prova da applausi. Per contrasto, gara difficile per Antonio De Felice che in Gara 2 rischia grossissimo con la Peugeot 106 Rallye blu curata da Cipierre. Tocca con il posteriore sinistro staccando il paraurti ed è ancora fortunato a proseguire e chiudere settimo di classe. La partecipazione alla gara Trofeo Italia Classico di domenica prossima è salva! Ottavo posto per Lucio Venturini, il veterano della Scuderia Città di Gubbio è molto bravo con la Peugeot 106 Xsi guidata anche alla Lago Montefiascone. Alle sue spalle c’è Massimiliano Peco Mazzuoli con la Peugeot 106 Rallye bianco-gialla-blu ex-Mandoloni. Poca fortuna per Gabriele Di Domenico in gara con la Volkswagen Polo rosso-nera. Nel corso della prima manche urta il rail con la fiancata SX: riesce a concludere la salita ma poi non parte nella manche decisiva a causa del ritardo accumulato.

In RS 1600 facile vittoria per Rocco Errichetti che “collauda” la nuova Peugeot 106 S16 di Marchetto in vista del Civm 2023. La resistenza di Kristian Fiorucci con la nuova Peugeot 106 Rallye bianco-rossa della Scuderia Città di Gubbio è comunque accanita ed alla fine il lucano vince per appena settantadue centesimi. Terzo con la Peugeot 106 16V bianca Vito DiLeo dopo un aspro “derby” con la Peugeot 106 Rallye azzurra-grigia di Carlo Mancini. Quinto posto per la Citroen Saxo Vts blu metal del Forestale popolese Claudio Pio, autore di un’ottima prima manche di gara ma poi calato nella batteria decisiva. Non delude anche Riccardo Trippini con la Honda Civic Ek4 bianco-rosso-nera di Scarponi, per lui sesto posto con appena ottantanove centesimi di vantaggio sul lokalmatador Riccardo Pascolini, in campo sulla Citroen Saxo Vts rosso-nero-gialla di P&G Racing. Ottavo posto dopo un urto in prova con la Peugeot 106 S16 bianco-nero-azzurra per Lorenzo Tizzi Corazzini. Il pievano, con l’angolo anteriore DX della sua “leoncina” incerottato, non demorde e consegue un buon piazzamento. Anche Leonardo Leonardi non demorde con la Peugeot 106 e chiude al nono posto mettendo insieme punti utili in chiave campionato. Alle sue spalle il debuttante Gianluca Adiuto con una Peugeot 106 Rallye bianco-nero-gialla. Ai margini della Top Ten di classe c’è l’orvietano Gianmario Marrocolo con la Citroen Saxo Vts nera. Per lui una gara tutto sommato discreta, in cui precede per appena un secondo e due decimi il valido ternano Walter Carciofo in arte “Waltercar” con la fedele Peugeot 106 Rallye bianco-rossa. Tredicesimo posto per il pilota di Urbania Filippo Braccioni che per l’occasione affitta la Citroen Saxo Vts MkII bianco-rossa della Seven Hills Motorsport. Chiude la classifica l’abruzzese Guido Lelii all’ultima gara stagionale con la Peugeot 106 blu scuro. Per Guido una performance onesta, contenendo al minimo i distacchi sugli avversari.

In RS 2000 trionfo per l’ebolitano Francesco Paolo Cicalese che “vola” con la Honda Civic Type-R nera. Tenta il tutto per tutto il massetano Lodovico Manni che con la Renault New Clio RS consegue un ottimo secondo posto di classe. Terzo il veterano della Scuderia Città di Gubbio Giuseppe Andolina con la Renault New Clio rossa. Sfortuna per Raffaele Lo Schiavo con la Honda Civic Type-R rosso-bianco-nera: un KOT lo immobilizza in Gara 1. L’ex-protagonista della Produzione di Serie riesce a riparare il problema ed a disputare e completare Gara 2, ma l’amarezza per il podio sfumato rimane.

In RSTB 1600 un vero plotone di Mini e 308 ravviva la gara e stavolta è Montanaro a fare bottino pieno, contenendo un Picchi II davvero eccelso sulla rampa di casa. Anche Abate comunque dimostra grande combattività ed è terzo di classe ai danni del bravo Loconte. Per il quinto posto Marco Paletta non ha problemi a precedere la Peugeot 308 Gti di Marco Magdalone, molto discontinuo in questo 2022. La vera sorpresa è la ex-velocista Selina Prantl che con la Mini Cooper bianco-tricolore conquista il settimo posto. Alle sue spalle due “new entries” su Peugeot 308 GTI: ottavo il siciliano Riccardo Cuscunà, mentre nono è Davide Magdalone che debutta a Gubbio con una Peugeot bianco-grigio-blu in previsione di un debutto “full time” nel Civm 2023. Decimo Matteo Gabrielli con la Mini Cooper S rossa, mentre undicesimo posto per Gianluca Tassi. Il coraggioso lokalmatador, noto per le sue molte partecipazioni alla Dakar, porta a termine con un buon tempo anche il suo primo Trofeo Fagioli, ben assecondato dalla Mini Cooper S bianca a comandi speciali.

Continua il braccio di ferro in RSD 2000 tra Federico Raffetti ed Annamaria Fumo con le Mini Cooper. Dopo il “doppio zero” del Nevegal, stavolta i due completano entrambi la gara con il bresciano “corsaro” per soli ottantuno centesimi sulla simpatica pilotessa pugliese.

RACING START PLUS – Nuovo capitolo della eterna guerra tra Giacomo Liuzzi con la Mini Cooper RSTB Plus 1600 e Vito Tagliente con la Peugeot 308 Gti RSTB Plus 1600. In prima manche è Tagliente I ad avere la meglio su Liuzzi per appena venti centesimi; nella seconda però la 308 perde qualche colpo nelle battute finali. Tagliente perde quinti tre secondi e novantanove centesimi, conseguendo il quarto tempo di Gruppo di Manche e consentendo al suo rivale di sorpassarlo ed aggiudicarsi la vittoria di Gruppo. La corsa di Gubbio è da ricordare anche per Arduino Eusebio. Il calabrese è terzo di Gruppo e primo in RS Plus 1600 con la Citroen Saxo Vts MkII bianca, dopo una corsa da applausi. Alle sue spalle il vincitore della RS Plus 2000, Matteo Bommartini con la Honda Civic Type-R nero-bianco-oro, capace di battere la Renault Clio RS bianco-bleu di Gianluca Luigi Grossi che termina quinta di Gruppo.

Classe X Classe:

In RS Plus 1400 Gerardo Rosa si riscatta per il cruento ritiro di Popoli e con la Peugeot 106 Rallye grigio metal sapientemente riparata infligge un secondo e quattro centesimi di distacco all’altoatesino Dietmar Gschnell, sempre molto rapido con la Peugeot 106 Rallye azzurra ex-Sieberlechner. Terzo Cristiano Panichi con la Peugeot 106 Rallye grigio metal e blu, mentre al quinto posto troviamo Giovanni Aloisi che per l’occasione impiega una Peugeot 106 Rallye rossa. Ben tre i piloti costretti al ritiro. Un KOT prima del via di Gara 1 ferma il catanese Davide Gravina su Peugeot 106 Rallye. Quanto al fiorentino Andrea Lapi, resta vittima di un KOT nel corso della prima manche di Gara con la sua fedele Peugeot 106 bianco-nero-arancio ed è costretto ad accostare a bordo strada. Lapi non demorde, riesce a riavviare la Peugeot ed a completare la salita, ma non si schiera nella manche decisiva. Poca fortuna anche per Luigi Iori che per questa gara adopera la gloriosa Peugeot 106 Rallye bianco-rossa che la Scuderia Città di Gubbio ha impiegato in questo decennio in decine di gare Civm, Tivm, Super Cup e Trofeo Italia Classico. Il vecchio bolide risente della fatica e termina la prima manche con un tempo alto, il pilota di San Venanzo decide di non effettuare Gara 2.

In RS Plus 1600 grande vittoria per Arduino Eusebio con la Saxo ma anche Salvatore Venuti non demorde con la Peugeot 106 Rallye blu-bianco-rossa, chiudendo secondo di classe con poco più di cinque secondi di distacco. Terzo il grande pilota reggino Bruno Crucitti con la Peugeot 106 Rallye bianco-grigio-rossa, precedendo nettamente il “figlio d’arte” lucano Federico Volini con la Peugeot 106 Rallye viola metal-nero opaco appartenuta al padre. Sfortuna per Riccardo Martelli fermato da un KOT in Q2 alla Peugeot 106 Rallye; peggio ancora va a Roberto Megale. Il barbiere reggino “vola” in prima manche con la Peugeot 106 Rallye bianca con striscia tricolore, ma nella salita decisiva un KOT arresta la sua vettura proprio a metà della sequenza finale di tornanti.

In RS Plus 2000 trionfo di “Mr.Boom III” Matteo Bommartini, l’ex-protagonista della Super Cup impone la sua legge per appena sessantaquattro centesimi a Gianluca Luigi Grossi che pure spinge al massimo con la sua Renault Clio. La festa maggiore però la fa Francesco Perillo che con la Honda Civic Type-R grigio verde è terzo di classe e nuovo campione italiano di specialità. Alle sue spalle il pugliese Antonio Cardone che sfodera la Alfa Romeo 147 verde-bianco-rossa ex-Revello con un buon risultato complessivo. Quinto con la Renault Clio RS nero opaco il catanese Davide Ignaccolo dopo una gara accorta. Nessuna fortuna per il veneto Adriano Pilotto fermato da un KOT in G1 alla Honda Civic Type-R rosso-nero-grigia.

In RS Plus RSTB 1600 trionfo per Giacomo Liuzzi rimontando in seconda manche un pur bravissimo Vito Tagliente. Al terzo posto una leggendaria Deborah Broccolini, come sempre superlativa con la Mini Cooper S nero opaco-arancio divisa con il marito Luca Rossetti. La Broccolini si conferma ad altissimi livelli e consegue un altro trofeo per un palmares sempre più immenso. Quarto posto per Alberto Scagnelli che dopo due sfortunati ritiri per toccata con la Renault New Clio passa alla Mini Cooper S blu metal-rosso-gialla e consegue un buon piazzamento dopo una gara più accorta.

Duello tutto ascolano per la vittoria in RS Plus RSD 2000 e brillante successo per iil simpatico veterano Giovannino Piccinini con la fedele Alfa Romeo 147 Jtd grigio metal-nero-rossa. Alle sue spalle fa comunque passi da gigante verso il titolo di classe il “Carabiniere Volante” Piero Satulli che come sempre adopera la Seat Ibiza Tdi blu metal ex-Marco De Dominicis. Per il portacolori di Grasso Racing basterà un ulteriore piazzamento a punti tra Erice e Nissa per laurearsi campione. Ad ottobre poi Satulli esordirà con la Ibiza nel Trofeo Italia Classico.

RS CUP – Con il successo di Gubbio Angelo Marino mette una seria ipoteca alla conquista del titolo di Gruppo. “Bazooka III” vola con la Seat Leon Cup Racer MkIII RSTC 2 infliggendo quattro secondi e mezzo di distacco alla Peugeot 308 TCR RSTC 2 di Giovanni Loffredo. Al terzo posto un altro “lokalmatador” di primo livello quale Riccardo Urbani. Con la Audi RS3 LMS RSTC 2 il giovane eugubino compie una performance di altissimo livello, che potrebbe essere il viatico per un programma completo su una TCR o nel CIVM 2023 o addirittura in uno dei numerosi campionati in circuito dedicati a questo tipo di auto. Quarto posto per Giuseppe Cardetti con la Peugeot 308 RC RSTC 2, il barese è ancora parzialmente “demoralizzato” dal brivido di Popoli ma riesce a precedere la Audi RS3 LMS RSTC 2 grigio scuro di un ottimo Piero Nappi.

Classe X Classe:

In RSC 2 successo meno facile di quanto preventivato per il lombardo Francesco Laffranchi al volante della bella Alfa Romeo 147 GTA Cup rossa di Historika. Il bresciano fatica nel tenere dietro il rapidissimo Gabriele Giardini che da questa stagione passa alla Renault New Clio Cup bianca con striscia arancio sotto i colori della Scuderia Città di Gubbio. Solo due secondi e cinque centesimi separano i due contendenti. Non male anche Gianluca De Masi con la Bmw 318i Challenge “Step 2” blu-bianco-verde di Speed Motor: per lui un bel terzo posto di classe. Mastica amaro il siciliano Antonino Torre, quarto di classe con la Renault New Clio Cup giallo-nera. Onesto quinto posto per Sandro Gironi con la Bmw 318i Challenge “Step 1” azzurra della Scuderia Città di Gubbio, attesa anche il prossimo weekend a Magione nel Trofeo Italia Classico Oltre 1600. Peccato per il veterano perugino Riccardo Bachiorri con la Bmw 318i Challenge “Step 2” gialla con striscia Motorsport: il perugino completa solo la prima manche di gara, poi salta la salita decisiva a causa dei problemi tecnici già presenti nel corso delle qualifiche.

In RSTC 2 Marino III è veramente una forza della natura e si avvicina sempre di più al titolo. Giovanni Loffredo resiste con le unghie e coi denti e porta a casa un buon secondo posto di Gruppo e Classe. Anche Riccardo Urbani non è male e dimostra di avere ereditato completamente le capacità del padre. Solida prova per Cardetti che chiude quarto senza compiere errori, piccolo recupero per Nappi che è quinto dopo la sfortuna delle ultime gare. Bene anche il lucano Nunzio Volini che con la Seat Leon Cup Racer MkIII è sesto di gruppo davanti alla Cupra Leon TCR blu metal-bianco-arancio di Rosario Parrino. Continua a raccogliere utile esperienza Virgilio Gosio, ottavo con la Audi RS3 LMS di Elite Motorsport “orfana” di Ilario Bondini impegnato con successo al Mille Miglia. Alle spalle del giovane lombardo c’è Roberto Malvasio che sostituisce la Peugeot 308 con una nuova potente Hyundai i30 TCR rossa: il potenziale per fare bene c’è tutto. Dopo il KOT alla Alfa Romeo 147 Cup patito a Popoli, Paolo Biccheri torna in campo a Gubbio con la Renault Clio Turbo 1600 di Black Cars e riesce a portare a termine la gara con tempi molto dignitosi. Alle sue spalle la “Super” Mini Cooper grigio-rossa di Francesco Stabile. Grossa sfortuna per Fausto Flavi: il protagonista di Super Cup e Coppa Italia Turismo si intraversa con la sua Seat Leon TCR nel corso di Gara 1, toccando una rotoballa con il posteriore DX. Il sangiustinese non demorde come suo costume, riparte e completa la manche, ma il ritardo accumulato ed alcuni danni al passaruota posteriore lo convincono a desistere.

GRUPPO N – Sono tanti quanti le dita di una mano i protagonisti del Gruppo N a Gubbio, ma offrono un risultato eccellente. Gabriella Pedroni porta a casa la vittoria in Gara 1 con la sua bellissima Mitsubishi Lancer Evo IX bianco-viola e mette in cascina altri punti preziosi per la conquista del titolo Italiano Gruppo N. Nella seconda manche però riemerge prepotente Lorenzo Mercati con la Mitsubishi Lancer Evo IX bianco-rosso-blu. Il biturgense “vola” annullando il distacco di un secondo e ventotto centesimi che lo separava dalla rotaliana e vincendo con un margine di ottanta centesimi. La consacrazione matematica di Gabry81 è rinviata ad Erice. Al terzo posto di Gruppo l’unico partecipante della N2000, un grande Giovanni Angelini spettacolare con la Honda Civic Type-R blu. Angelini è capace di precedere lo spettacolare lokalmatador Cristiano Rossi con la Subaru Impreza Sti in livrea ufficiale e l’olbiese Mario Murgia in campo con la solita Mitsubishi Lancer Evo X bianco-azzurro-rossa, autori comunque di performance eccellenti.

GRUPPO A – Anche il Gruppo A vede al via un numero esiguo di partenti, appena sette, ma lo spettacolo non manca. In prima manche è Tobia Zarpellon a siglare il miglior tempo con la Bmw M3 E36 A Oltre 3000 bianca con striscia Motorsport. Il portacolori della CZ Bassano però accusa problemi di pneumatici in Gara 2, sbandando pericolosamente nell’insieme finale di tornanti. Così Tobia subisce il sorpasso da parte del “mattatore” per eccellenza della categoria, l’altoatesino Rudi Bicciato sempre velocissimo con la sua Mitsubishi Lancer Evo VI A Oltre 3000. Per Zarpellon junior è il terzo argento nelle ultime tre partecipazioni a Gubbio: il ragazzo ha davvero la stoffa di un Campione! Così come ha stoffa anche il polivalente Greg Matusali, che oltre ad organizzare brillantemente il Rally Valle del Tevere conferma le sue ottime capacità di pilotaggio terminando terzo di Gruppo con la Skoda Fabia giallo-blu A Oltre 3000, regalando emozioni al folto pubblico e prenotandosi per una gara da protagonista a Cividale. Quarto posto con vittoria in A2000 per Marco Di Ferdinando con la Peugeot 306 S16 blu-bianco-rossa curata da Mauriello. Il ragazzo dimostra potenziale riuscendo a precedere un pilota di primo pelo quale il calabrese “Gabry Driver” che per l’occasione si “accontenta” di una Renault New Clio bianco-azzurra in affitto con cui chiude quinto di Gruppo e secondo in A2000. Alle sue spalle, terzo in A2000, l’altoatesino Elmar Gschnell che non demorde mai con la Honda Civic Type-R nero-arancio-rossa. Settimo posto per Giovanni Di Luigi all’ultima gara stagionale con la Fiat 500 Abarth A2000 bianco-blu metal. Per Di Luigi una gara comunque lodevole, controllare una vettura dall’assetto particolare come la Abarth sul tortuoso circuito di Gubbio non è affatto semplice.

GRUPPO E1 ITALIA – Missione compiuta anche per Giuseppe Aragona che con la Volkswagen Golf GTI Mk7 E1 Oltre 3000 stritola anche stavolta la concorrenza e porta a casa il titolo italiano di categoria. La resistenza degli avversari è stata accanita ma alla fine Harald Freitag, al volante della Opel Kadett GTE Bohm E1 3000 rossa, ha dovuto inchinarsi con oltre tredici secondi di ritardo. Terzo posto per la potentissima Renault 5 GT Turbo di Pietro Ragusa, un capolavoro di potenza che fa il vuoto in E1 1600 Turbo e si permette perfino di precedere un campione quale Roberto Di Giuseppe, quarto con la Alfa Romeo 155 GTA E1 Oltre 3000. Quinto posto per Giovanni Regis, ormai vicino al titolo in E1 1600 con la sua Peugeot 106.

Classe X Classe:

In E1 1600 Regis riesce a domare i molti rivali presenti a Gubbio senza troppa fatica. Al secondo posto troviamo un buon Antonio Fichera con la Peugeot 106 S16 grigia, mentre sorprende al terzo posto il sardo Giovanni Coghe con la Citroen Saxo Vts MkII blu metal. Coghe è capace di precedere la pur velocissima Peugeot 106 S16 bianco-rosso-nera dell’ascolano Valerio Lappani, che pure realizza una gara tutta d’attacco e senza errori. Buon quinto posto per Maurizio Contardi con la Honda Civic V-Tec EG6 rosso-bianca, mentre Antonino Oddo è sesto con la Peugeot 106 Rallye nero opaco-giallo-rossa. Peccato per l’assenza di Tano Turrin, storico protagonista della classe a Gubbio e fermato da un KOT alla Citroen Saxo allo Slalom Sette Tornanti.

In E1 2000 duello tra Renault ed a spuntarla è il friulano Paolo Parlato con la potente Renault New Clio grigio metal-nero opaco, riportata in piena forma dopo le ruote staccate a Trento. Non demerita comunque Simone Marotta che con la Renault Megane Maxi bianco-verde-blu è secondo di classe dopo l’ennesima ottima performance.

In E1 1600 Turbo classifica monopolizzata dalle Renault 5 GT Turbo. Pietro Ragusa impone la sua legge e “detronizza” il leggendario Vito Micoli, secondo di classe con il suo mitico bolide rosso-giallo. Al terzo posto troviamo il ternano Ernesto Galli reduce da una prima manche da incubo: all’inizio della sequenza di tornanti finale Galli resta protagonista di uno spin con la sua Renault bianco-blu, perdendo tempo prezioso. Poco prima si era verificato il più brutto incidente del weekend. Angelo Cardone con la Renault 5 GT Turbo giallo vaniglia riprende la Fiat Uno Turbo MkI bianco-nera di Manolo Campetti, rallentata dall’ennesimo KOT. A pochi metri dal traguardo Cardone II tenta di passare a sinistra ma tra i due c’è una incomprensione e Campetti stringe il pugliese contro il guard rail. Inevitabile la collisione e Cardone II finisce a ruote all’aria, tagliando il traguardo “in volo” per poi riatterrare sulle quattro ruote nella cunetta a destra del manto stradale. Si trattiene il fiato ma è lo stesso Cardone a rassicurare tutti, uscendo animosamente dall’auto per “chiarire” l’accaduto con Campetti I. Il pugliese consegue comunque il terzo tempo parziale di classe, ma ovviamente non può prendere parte a Gara 2 a causa degli ingenti danni subiti. La Uno MkI di Campetti I esce dalla collisione solo con qualche danno al passaruota anteriore SX e tornerà regolarmente in moto in paddock, ma complice il precedente KOT lento nemmeno il marchigiano sarà al via della salita decisiva.

In E1 3000 schiacciante vittoria di Harald Freitag che dimostra di avere messo alle spalle il KOT del Nevegal. La Opel Kadett GTE MkI a motore Boehm non ha rivali e riesce a precedere una macchina potentissima quale la Bmw M3 E36 di Maurizio Iacoangeli. Il veterano romano si accomiata dal mondo delle salite con un bellissimo argento di classe, frutto dell’ennesima buonissima performance. Da applausi anche la gara di Gabriele Mordenti. Lasciato “sfogare” il figlio Giacomo sulla sua Bmw M3 E36 gialla con striscia Motorsport al Nevegal, il forlivese riprende il volante del suo bolide a Gubbio e consegue un bel terzo posto di classe, rimontando in Gara 2 l’altoatesino Walter Lamprecht. Quest’ultimo disputa comunque una gara da applausi con la Bmw 320i E30 nero-verde comprata in Svizzera, dimostrando un gran potenziale. Commozione infine per il quinto posto di Giuseppe Zarpellon, al volante della Bmw M3 E30 bianca con inserti Motorsport con cui per anni ha regalato emozioni in Civt e Civm. Per il leggendario pilota di Bassano, questo è forse l’ultimo Trofeo Fagioli a causa dei limiti di età: nonostante in Gara 2 la gloriosa M3 lamenti qualche problema tecnico Bepi non demorde e riesce a tagliare il traguardo tra gli applausi del pubblico. Bravo, Giuseppe!

In E1 Oltre 3000 si classificano solamente Aragona I, che con la vittoria si aggiudica il titolo italiano di Gruppo, e Roberto Di Giuseppe come sempre bravissimo sulla sua 155 GTA. Nessuna fortuna per il medico ascolano Amedeo Pancotti, in gara con la Bmw M5 bianca con strisce Motorsport. I soliti problemi tecnici gli consentono di effettuare solo la prima manche, portata regolarmente a termine, ma poi lo obbligano al forfait.

GRUPPO GT – Nel giorno che sancisce il definitivo ritiro dalle corse di papà Maurizio, Marco Iacoangeli torna a colpire con la Bmw Z4 GT3 solitamente utilizzata nel Time Attack Italia e consegue una vittoria schiacciante. Lucio Peruggini con la Ferrari 488 Challenge rossa-tricolore AF Corse si deve accontentare del secondo posto di Gruppo e della vittoria in GT Super Cup. Terzo posto per Roberto Ragazzi con la fedele Ferrari 488 Challenge GT Super Cup rosso-bianco-blu. Dopo le ottime ultime gare sulla Lamborghini Huracan, Rosario Iaquinta torna al volante della Porsche 991 GT Super Cup bianco-giallo-rossa e consegue il terzo posto di classe e il quarto di Gruppo, regalando come sempre grandi emozioni. Alle sue spalle l’Avvocato padovano Stefano Artuso che vince la GT Cup con la Ferrari 458 Challenge di Superchallenge. Due vetture provenienti dalla pista alle spalle del veneto: al sesto posto l’immortale “Marley” Pitorri con la Ferrari 488 Challenge GT Super Cup impiegata solitamente nel GT Sprint italiano; settimo il romagnolo Marco Verzelli che dopo molti anni “tradisce” le Ferrari e gareggia con una Porsche 992 GT Super Cup blu metal-grigio-verde. Ottavo posto di Gruppo e secondo in GT Cup per il riminese Vincenzo Cimino con la Ferrari 458 rossa di Superchallenge, mentre sono due Porsche a completare la Top Ten. Nona posizione di Gruppo e sesta in GT Super Cup per la 991 Autorlando del protagonista Civsa Matteo Adragna; decimo posto per il portacolori della One Racing Limited Malta Gabriele Mauro con la 997 GT Cup bianca. Chiudono la classifica due veterani: il pescarese Roberto Tarquini è undicesimo con la sua Porsche 991 GT Cup bianca-tricolore, mentre il sempreverde Enzo Di Matteo con la Ferrari 488 Challenge GT Super Cup di Best Lap è undicesimo, dimostrando di sapere bene controllare il mezzo nonostante i settantatre anni all’attivo…

E2 SILHOUETTE – Se il Gruppo GT non ha visto nemmeno un pilota nell’elenco ritirati, la E2 Silhouette è stata praticamente decimata. Dei cinque piloti iscritti al CIVM, si classificano solo due: Marco Gramenzi fa il “vuoto” nella E2 Silhouette Oltre 3000 con la Alfa Romeo 4C, ma subisce la “onta” di essere stato nettamente battuto dalla potentissima Fiat X1/9 di Gianluca Ticci, iscritto però solo per il Tivm. Al secondo posto per la classe E2 Silhouette Oltre 3000 e la classifica di Gruppo Civm c’è l’ottimo marchigiano Abramo Antonicelli con la Audi TT RS nero opaco, anch’egli però preceduto da un altro pilota iscritto solo per il Tivm, il pergolese Ferdinando Cimarelli con la Alfa Romeo 156 ex-Capriati. Per gli altri piloti iscritti c’è l’onta del ritiro. Va decisamente peggio a Matteo Moratelli che, forse per un KOT ad una sospensione, forse per una foratura o per uno spanciamento, si intraversa in G1 con la sua Lamborghini Gallardo Oltre 3000 poco prima dei tornanti finali. Il trentino è bravo a contenere al minimo gli effetti del testacoda, ma la Gallardo riporta comunque danni al posteriore DX. Sono invece dei KOT ad eliminare dai giuochi la Alfa Romeo Picchio P6 Oltre 3000 di Alessandro Gabrielli, fuori causa già dopo la Q1, e la poderosa Lancia Delta Oltre 3000 di Fulvio Giuliani che disputa solo le prove e poi rinuncia alla gara…

GRUPPO CN – Ci si aspettava un duello all’ultimo sangue tra il leader di campionato Alfredo Scarafone con la Osella Pa21/S 2000 ed il lokalmatador Gianni Urbani che con la Osella Pa21 2000 rossa disputava il suo quarantesimo Trofeo Fagioli, invece la corsa ha visto numerosi colpi di scena. Innanzitutto, in Gara 1 Daniele Filippetti ha davvero “volato” con la sua Ligier JS 49/51 bianco-nero-verde conseguendo il secondo tempo parziale di Gruppo dietro a Scarafone e davanti ad Urbani. In Gara 2 poi il lokalmatador ha accusato un KOT lento poco dopo metà percorso, perdendo inesorabilmente velocità. Con la sua classica determinazione Urbani senior non ha mollato, continuando a spingere disperatamente sul pedale del gas nonostante la velocità venisse meno, ed alla fine è riuscito a completare la prova con il sesto posto di Gruppo. Per Gianni è l’ennesimo colpo di sfortuna, davvero incredibile!… Dei problemi di Urbani si avvantaggiano ovviamente sia Scarafone e Filippetti junior che terminano primo e secondo nell’ordine, sia Marco Capucci che consegue il “bronzo” di gruppo con la Osella Pa21/S 2000. Quarto posto per Orazio Marinelli con la Norma M20 FC 2000 nero-verde chiaro del Team Faggioli, mentre al quinto posto troviamo la Osella Pa21/S del trentino Luca Mazzalai. Due concorrenti non prendono il via della corsa pur avendo regolarmente terminato le qualifiche: sono Pietro Chiarelli con la Osella Pa21 2000 ed Alessandro Gromeneda con la Wolf GB 08 2000. La causa del ritiro è presumibilmente da ascriversi a problemi tecnici.

GRUPPO E2SC – Simone Faggioli mette un altro mattone nella costruzione della sua Leggenda con l’ennesima vittoria: per lui vanno in cassaforte il sedicesimo titolo Italiano Assoluto e, naturalmente, il titolo di Gruppo. Non demerita nemmeno Luigi Fazzino che nonostante l’errore di fine seconda manche è secondo di Gruppo ed Assoluto. Il tutto con una Osella Pa2000 Turbo in specifica E2SC 2000… Terzo posto di gruppo per la Nova Proto NP 01 di Francesco Conticelli, davvero eccelso sui tornanti di Gubbio, e bravo anche Samuele Cassibba quarto con un’altra Nova Proto in specifica NP 01-02. A completare la Top Five di Gruppo un eccellente Tommaso Carbone con la Osella Pa2000.

Classe X Classe:

Gara eccezionale per Filippo Golin che fa il vuoto nella E2SC 1000 con la Radical Suzuki SR4. Il veneto ottiene l’undicesimo posto assoluto e si conferma un futuro talento del CIVM. Alle sue spalle la Osella Pa21 JrB del redivivo Paolo Perugini, pilota e team manager di lungo corso nel Motorsport umbro. Il buon Paolo viene però rallentato da uno spin nell’insieme finale dei tornanti in G1, terminando la manche a rilento.

Facile successo per l’orvietano Filippo Ferretti in E2SC 1400. La Osella Pa21 JrB funziona come un orologio, a differenza della identica vettura nera a inserti tricolori del pugliese Giovanni Lisi che subisce un KOT lento in G1 terminando attardata. Il pugliese riesce a sistemare il problema prima di G2 ed a completare la gara, ma il ritardo su Ferretti è ormai incolmabile.

In E2SC 1600 facile successo per Giancarlo Maroni jr con la Osella Pa21 JrB, il lombardo dimostra di essere allo stesso livello del padre e sicuramente farà parlare di sé in futuro. Buon secondo posto di classe per il sorrentino Cataldo Esposito con la Radical Suzuki SR4 rossa, costretto anche a ripetere la salita dopo lo spin di “Nivola”. Per il veterano campano un’altra gara tutta carattere.

In E2SC 2000 Fazzino porta a casa un successo schiacciante ed ampiamente meritato. Il siciliano fa il miglior tempo di classe anche in Gara 2, precedendo Achille Lombardi rientrato in Gara con la Osella Pa2000 dopo avere riparato il KOT della prima manche. Del ritiro del lucano si avvantaggiano Samuele Cassibba, secondo di classe con la Nova Proto NP 01-02, e Tommaso Carbone bravissimo con la Osella Pa2000. Bravo anche Luigi Sambuco quarto con la Osella Pa21/S Evo Honda blu-fucsia. Si conferma ad altissimi livelli anche Antonio Ilardo che con la sua Osella-Honda è quinto di classe precedendo un “big” quale il sardo Marco Satta, pure autore di una performance positiva con la Nova Proto 01/2022. Oltre a Lombardi, non entra in classifica neanche “Nivola”, giratosi all’inizio del primo dei tornanti finali con la sua Osella Pa2000 nero-grigia. Il reatino tocca una gomma a protezione del rail e spegne il motore, non riuscendo più a ripartire e accumulando un ritiro. “Nivola”, demoralizzato, decide di gettare la spugna e non si schiera in Gara 2 nonostante il prototipo sia intatto…

GRUPPO E2SS – Titolo di Gruppo matematicamente vinto da Diego DeGasperi con la Osella Fa30 Zytek 3000 blu-verde. Schiacciante la supremazia del trentino che trova nel solo Michele Fattorini, “corsaro” in classe 1150 con la Wolf Thunder ufficiale, il solo avversario capace di impensierirlo. Non deludono comunque gli altri protagonisti del gruppo, a cominciare dal pievano Michele Gregori terzo con la Gloria C8F 1000 biancoblu. Quarto posto di gruppo e secondo di classe 1000 per la Wolf GB 08 Thunder viola metal e bianca di Vincenzo Ottaviani, capace comunque di precedere la Mygale M09 Fiat Power Train 2000 “livrea Marlboro” di Damiano Manni. Sesto posto di Gruppo, secondo di classe 2000 e ventiquattresimo Assoluto finale per Luca Bazzucchi con la fedele Tatuus Formula Renault rossa curata da Speed Motor. Per il falegname di Padule arriva anche il miglior tempo tra tutti i piloti eugubini. Chiude la classifica la Wolf Thunder GB 08 1150 nero opaco-verde dell’orvietano Marco Passero, che dimostra un rapido adattamento al mezzo. Sfortuna infine per Emidio Romoli con la Wolf GB 08 Thunder 1000 della SG. Un testacoda causa discreti danni alla carena della vettura ed un infortunio ad una mano dell’ascolano, costretto a ricorrere ad una operazione chirurgica risoltasi positivamente.

GRAZIE A TUTTI in particolare a CZ Bassano ed al Comitato Eugubino Corse Automobilistiche.

Special Guests: Laura Bonitatibus, Michele Bertelli, Marco Dal Fitto, Andrea Guidi, Max Lo Verde, Giuseppe Paci, Adriano Ricci, Marco Sbrollini, Leonardo Scalco

Promoters: Aci Sport Italia, Comitato Eugubino Corse Automobilistiche
Attendance: 35000
Weather: Sunny/Warm (Race 1); Overcast/Mild (Race 2)
Track: Dry/Fine
Race Director: Fabrizio Fondacci
Commentary: Achille Guerrera and Mario Carafa and Francesco Ippolito (TV), Francesco Ippolito and NICK PATRICK (For Live Attendance)