Edizione di altissimo livello quella 2021 dell’Alpe del Nevegal

Benché “retrocessa” al Tivm Nord e per di più contrapposta alla Morano-Campotenese del CIVM, la gara veneta riesce a radunare oltre 220 piloti ai nastri di partenza. Tra l’altro, dopo alcuni anni tornano anche i protagonisti del campionato OBM, anche se una dozzina di austriaci hanno saltato l’evento bellunese preferendo le concomitanti Lucine e Vrbno. Come spesso accade sulle montagne bellunesi, il maltempo ci mette lo zampino. Sabato, dopo le qualificazioni, un violento temporale disturba il “rolldown” dei concorrenti. L’asfalto altamente drenante si asciuga nottetempo, ma nel corso della prima manche di gara, durante lo stop per l’incidente occorso alla Mini di Maicol Massa, un nuovo rovescio si abbatte su Nevegal costringendo ad uno stop di mezz’ora per il cambio gomme. Fortunatamente la pioggia passerà presto e già verso la fine della prima manche la pista sarà nuovamente in condizioni “Dry”. A vincere non senza difficoltà è Diego Degasperi, con la Osella FA30 Zytek E2SS 3000 del Team Faggioli. Il trentino ipoteca la vittoria con il miglior tempo in Gara 1, ma nella salita successiva viene battuto dall’abruzzese Stefano Di Fulvio con la Osella Pa30/E2 Zytek E2SC 3000. Di Fulvio junior scavalca in extremis l’ottimo Federico Liber, che sull’umido della prima manche “vola” con la Gloria C8P Evo E2SS 1600 salvo poi cedere nella seconda manche asciutta. Per la Alby Racing Team weekend eccellente dato anche il quarto posto di Mirko Venturato, molto rapido con la Gloria C8P Evo E2SS 1000. Per il quinto posto se la giocano due Tatuus Formula Renault E2SS 2000, ed alla fine il trentino Gino Pedrotti ha la meglio su Denis Mezzacasa che è comunque il migliore dei piloti bellunesi. Settimo posto per la Norma M20 FC E2SC 3000 dell’austriaco Bernhard Gradischnig, migliore dei concorrenti OBM, precedendo la Tatuus Formula Renault Evo E2SS 2000 di Georg Lang. Due italiani completano la Top Ten, sono Thomas Pedrini con la Radical Prosport E2SC 1400 e Franco Bertò con la Tatuus Formula Abarth E2SS 2000.

RACING START – Trionfo per Mario Tacchini con una Peugeot 308 GTI RSTB 1600 di DP Racing. Assistito da Antonio Santoro, il lombardo della Scuderia Vesuvio impone la sua legge alla Honda Civic Type-R RS 2000 del veneto della Alby Racing Nicholas Franchini. Terzo posto di gruppo per il veloce Omar Walter Sertori con una Citroen Saxo Vts della Effelle, per lui vittoria in RS 1600 ed anche la soddisfazione di avere preceduto la Renault New Clio RS 2000 del veterano lombardo Luciano Tazio Moscardi. Quinto posto per la Citroen Saxo Vts MkII RS 1600 tutta grigia del locale Luca Zollet, davanti alla Renault Clio RS 2000 bianco-blu del rapido Fulvio Bolfelli. Alle spalle di Bolfelli, gara eccellente per Giorgio Guerra che con una Peugeot 106 Rally tutta rossa vince la RS 1400 “in solitaria”. Mastica amaro Paride Filippi con la Bmw 320 E36 viola-arancio “Distructor”. Per il pilota della Historika solo il quarto posto in RS 2000, complice un set-up non perfetto per il mutevole asfalto bellunese. Due Citroen Saxo Vts MkII RS 1600 completano la Top Ten di Gruppo, con il pilota Effelle Alessandro Maggiori che chiude nono dopo due manche regolari, precedendo la Citroen bianco-arancio-nero di Riccardo Fior, “pupillo” di Alessandro Prodorutti. Undicesima Silvia Mosena con la Peugeot 306 RS 2000 blu-rosso-bianca, dopo una infinità di problemi. Nevegal amaro anche per Luca Guerra con la fedele Peugeot 106 Rally RS 1400 blu. Un primo KOT lo colpisce nell’allineamento della seconda salita di prova, costringendolo allo stop. Riparato il problema, riparte in gara ma la 106 lo tradisce con un altro KOT lungo il percorso. Guerra, dimostrando grande determinazione, ripara ancora la Peugeot e disputa gara 2, terminandola ed ottenendo un Ranking One.

RACING START PLUS – Trionfo per Lukas Bicciato che con la Renault Clio Cup Turbo RSTB Plus 1600 coglie un super tempo nella prima manche, riuscendo a salire con la pista ancora asciutta. Non è da meno Ivano Cenedese con la Renault New Clio RS Plus 2000, secondo di gruppo precedendo la Renault Clio RS del rivale di classe Giancarlo Grossi. Buona gara anche per Angelo Galbassini con la Honda Civic Type-R RS Plus 2000 di Effelle, terzo di classe e quarto di gruppo. Continua a brillare poi la stella di Hannes Geier con la Honda Civic V-Tec EG6 RS Plus 1600, quinto di gruppo e molto ben piazzato in prima manche.

Classe X Classe:

In RS Plus 1400 Filippo Spinnato va a vincere con la Peugeot 106 verde acqua, riscattandosi per il KOT del Bondone. Sconfitto Emanuele Giora che con la Volkswagen Polo grigio-stellata continua a raggranellare punti in previsione della Finale di Orvieto.

In RS Plus 1600 Hannes Geier impone la sua classe e riesce a precedere la Honda Civic Ek4 nero opaco-verde dell’ex-protagonista Super Cup Matteo Bommartini. Terzo il “trentino” Angelo Martucci con la Citroen Saxo Vts MkII nera ad inserti arancio. Martucci si giova dei consigli di Antonino Migliuolo ed ottiene punti pesanti in ottica Finale. Quarto dopo una gara guardinga Alex Viola con la Honda Civic Ek4 giallo-blu.

In RS Plus lotta all’ultimo sangue tra Cenedese, Grossi e Galbassini che terminano nell’ordine, racchiusi in poco più di sette secondi. Agli altoatesini solo le briciole, con Stefan Kraner quarto con la Renault Clio RS bianco-grigio-rossa e Helmut Winkler quinto con la Renault Clio RS bianco-verde-nera. A breve distanza dai due troviamo un buon Luca Soravia con la Renault New Clio giallo vaniglia, mentre Adriano Pilotto con la Honda Civic Type-R rosso-nero-grigia chiude settimo di classe senza strafare. Non male anche Massimo Mattiazzo, ottavo di classe e dodicesimo di gruppo con la Renault Clio RS grigio metallizzato.

In RSTB Plus 1600 trionfo per Lukas Bicciato che si riscatta della mala parata del 2020. Enorme il distacco inflitto alla bella Peugeot 207 GTI nero-arancio di Renzo De Pretto, quasi un minuto e quindici secondi. Terza la brava Nicole Marcon con la unica Mini Cooper “superstite” dopo il cruento ritiro di Maicol Massa.

RS CUP, BICILINDRICHE, GT- Panoramica ora sui gruppi “meno popolati” del Nevegal.
Quattro concorrenti nella RS Cup con vittoria della Alfa Romeo 147 RS Cup di Francesco Laffranchi, avanti di sei secondi e venticinque sulla Seat Leon Supercopa RS Turbo Cup bianco-amaranto del veronese Alex Leardini. Terzo Mattia Pradegan con la Renault Clio RS Cup rosso-nera ai danni della identica auto bianco-rosso-nera che Denny Zardo fornisce al promettente Alain Tormen. Una sola Bicilindrica in gara, è la Fiat 500 Bic 700 Gruppo 5 di Giorgio Davoli che conclude centotrentesimo assoluto senza spremere troppo la meccanica curata dallo specialista Liberato. Passiamo ora alle GT, con Roberto Ragazzi che trionfa con la Ferrari 488 Challenge GT Super Cup rosso-bianco-bleu. Alle sue spalle l’elvetico Fabio Nassimbeni vince la classe GTS con la Porsche Cayman GT4 in livrea bianca “muddy”, mentre il riminese Vincenzo Cimino dopo tante gare sulle vetture GRT EnRo passa alla Ferrari 430 Challenge del team Superchallenge ottenendo il terzo posto di gruppo ed il secondo in GTS. Per il romagnolo weekend bellunese decisamente positivo.

PRODUZIONE DI SERIE – La famiglia De March-Dall’O fa il vuoto con le Renault Clio Ragnotti ProdS 2000. Igor De March, messa finalmente da parte la gialla Renault 5 GTT, vince il gruppo con quasi tre secondi e mezzo di vantaggio sulla identica Clio Ragnotti del congiunto Manuel Dall’O. Terzo posto per la Renault Clio Sport ProdS 2000 di Lorenzo Luches, pilota non molto assiduo ma decisamente veloce. Vittoria più sofferta del previsto in ProdS 1600 per Lorenzo Accorsi. L’ex-protagonista della Super Cup non risparmia la Peugeot 106 S16 nero-verde ereditata dal padre Giangiorgio, e si rende protagonista di una toccata alla fiancata sinistra. Accorsi era già reduce da un KOT al semiasse in Q1, dopo poche decine di metri dalla partenza. Anche il quinto classificato di Gruppo, il fornaio Massimo Cerri, rischia grosso in Q2 con la Renault Clio Williams blu scuro-grigia toccando l’anteriore e staccando il paraurti. Cerri, ritornato in paddock sul carro attrezzi, riaggiusta la Clio e riesce a disputare un’ottima gara, ma contro le Clio RS non ha avuto alcuna chance.

Classe X Classe:

In ProdS 1400 Simone Grillo impone la Peugeot 205 Rallye bianco-verde-blu rifilando quasi dieci secondi di distacco alla Peugeot 106 Rallye bianco-amaranto di Marco Zanandrea. Niente da fare per il portacolori della Halley Racing Team Enrico Cescato. Già in Q1 la sua Rover Metro 114 GTI verde metal-blu metal ex-Calzuola accusa un KOT ed è inutile il tentativo di riparazione che lo impegna fino alla notte seguente.

Gruppo nutritissimo quello della ProdS 1600 con molti lokalmatadors e rallisti ad ingrossare le file della classe. Lorenzo Accorsi rischia grosso ma alla fine riesce a precedere la Honda Civic Ek4 tutta bianca del veterano Remo De Bastiani, autore di una ottima seconda manche in cui consegue il miglior tempo di classe. Terzo di classe il portacolori Halley Racing Team Lorenzo Piazza, con una Peugeot 106 S16 grigio-verde fornita da Autocar. Tra l’altro Piazza, al pari degli altri piloti con vetture Autocar Stefano Perotto, Federico Innocente e Daniel Filini e della Citroen Saxo Vts di Nadir Da Rold, rischia l’esclusione dalla prima manche di gara per allineamento tardivo. Fortunatamente ai cinque viene riconosciuta la “causa di forza maggiore” e vengono riammessi tutti al via, evitando l’estromissione dalla classifica. Quarto posto per Alberto Agosti con la Honda Civic Ek4 ora virata al look “all white” al pari del compagno di team De Bastiani. Alle sue spalle l’ottimo Innocente che per soli ventinove centesimi precede la Peugeot 106 nero opaco-gialla di un altro rallista, Lenny Zanier. Dopodiché settimo posto per Stefano Perotto e nono per Nadir Da Rold. Nona posizione di classe per Giuliano Rattin, storico meccanico della CZ Bassano qui in gara con una bella Citroen Saxo Vts bianca ad inserti blu della Antares. Per lui due manche inappuntabili nonostante l’asfalto umido. Alle sue spalle un’altra Citroen Saxo Vts MkII bianco-blu pilotata da Luca Tomaselli, decisamente più in forma nella prima salita. Non male anche il ligure di origini senesi Tiziano Ticci con la Citroen Saxo Vts MkII bianco-rossa appartenuta ad Andrea Drago. E’undicesimo di classe con appena dieci centesimi di vantaggio su Michael Kinkelin -o Kinkeold?- il nuovo pupillo di Bernd Zanon che ben si comporta con la Peugeot 106 Rally tutta arancio. Tredicesimo posto per Filini che non può fare altro che tirare un sospiro di sollievo per lo “scampato pericolo” di prima manche, per lui la soddisfazione di avere preceduto un “big” quale Vittorio Bommartini, in gara con la Honda Civic Ek4 bianco-azzurra pilotata in passato da Degasperi, Brasi e Valerio Consolati. Quindicesimo posto per Silvia Clerici con una Peugeot 106 S16 bianco-rosso-nera davanti al lokalmatador Luca De Stefani, che con la Citroen Saxo Vts MkII blu metal disputa solo questa salita. Per De Stefani gara difficile specialmente nella prima salita umida, problemi tecnici vari non gli consentono di emergere. Unico ritiro per lo sfortunato Daniel Reato con una Peugeot 106 Rally rosso-bianca. Un KOT lo stoppa in Q2.

In ProdS 2000 Igor De March fa il vuoto alle sue spalle e Manuel Dall’O completa il successo di famiglia, Luches è l’unico a contenere il danno in termini di distacco. Bravo Cerri, nonostante la toccata in qualifica, mentre il quinto posto di classe va al rallista di zona Max Pasqualini che sull’umido non “spreme” la Renault Clio Rs rossa. Alle sue spalle il rapido Alessio Cristini, altro rallista di zona, che con la Renault Clio Rs blu metal compie una performance onesta. Stesso dicasi per Michele Da Ros che è settimo di classe con una Renault Clio RS bianco-blu-arancio. Weekend difficile per l’altoatesino Herbert Kritzinger. L’ex-protagonista del CIVM è ottavo di classe con la Clio Sport viola metallizzato-arancio, precedendo soltanto la bella Renault 5 GTT nero-opaco con inserti giallo blu Diac del nuovo portacolori Antares Federico De Carli che ben poco poteva contro lo “squadrone” Clio.

PRODUZIONE EVO – Con la fida Honda Civic Ek4 ProdEvo 1600 ora virata al look “all white” Fabrizio Bommartini riesce a sbancare il gruppo. Neppure Sigi Fedrigotti con la Ford Escort Cosworth ProdEvo Oltre 3000 in livrea “Ford WRC 1994” riesce a battere il veloce pilota di Malcesine, cedendo per quasi due secondi. Terzo posto per Martin Sieberlechner che “vola” con la Peugeot 106 ProdEvo 1600 blu-bianco-rosso, battendo per poco più di due secondi la Peugeot 106 S16 bianco-nero-arancio del lokalmatador Alex D’Agostini. Quinto posto per il rapido Walter Cervo che manca di poco il podio della ProdEvo 1600 con la Peugeot 106 Rally S16 grigio metal-nero. Al sesto posto di gruppo la unica ProdEvo 2000, la Renault Clio Williams bianca del veterano Angelo De Nale, sempre molto bravo. Alle sue spalle il vincitore della ProdEvo 1400, il velocissimo trentino Angelo Giovannini con la Peugeot 205 Rallye bianco-arancio motorizzata LRM. Giovannini distanzia di quasi dieci secondi il rivale di classe Alessio Case, che con la Peugeot 106 Rally blu termina alle sue spalle sia nella ProdEvo 1400 sia nella classifica di Gruppo. Alle spalle di Case, completa il podio della ProdEvo 1400 l’altoatesino Dietmar Gschnell con la Peugeot 106 ex-Sieberlechner. Per Gschnell II comunque la corsa verso il bronzo di classe non è stata una passeggiata, il lokalmatador Fulcio Savaris con una Peugeot 106 bianco-blu infatti chiude alle sue spalle staccato solo di sessantuno centesimi, dopo averlo preceduto nella prima salita di gara! Problemi sull’umido condizionano poi la corsa dell’altoatesino Sergio Giacomuzzi. Il portacolori della Rennstall Mendel cerca di recuperare nella seconda manche spingendo al massimo la Rover Metro 114 GTI, ma il ritardo su Savaris è troppo ampio e per lui arrivano il quinto posto in ProdEvo 1400 e l’undicesimo di gruppo ProdEvo. Grossa sfortuna per Manuel Oriella. Il portacolori della CZ Bassano disputa una buona prima manche con la Peugeot 106 S16 bianco-verde presa in affitto, ma compromette un possibile podio di classe ProdEvo 1600 con una sfortunata seconda manche. Alla fine per lui dodicesimo posto di gruppo, ed utile esperienza incamerata per il futuro. Sfortuna anche per Alan Visentin. Il giovane lokalmatador disputa la gara con una Peugeot 106 Rally blu-grigio-arancio ProdEvo 1600 in affitto, ma resta vittima di un KOT in Q2 e salta la prima manche di gara dopo avere già mancato la partenza in Q1. In seguito Alan prende parte alla seconda salita e la porta a termine con un tempo dignitoso, che gli vale il quinto posto parziale di classe ed il Ranking One.

GRUPPO N – E’l Alex Feré che non ti aspetti quello che sbanca il Gruppo N al Nevegal. In una gara dominata dalle Honda Civic Type-R N2000 Feré ipoteca la vittoria già in prima manche sull’umido, per poi confermarsi anche nella manche decisiva asciutta. Poco da fare per Carmelo Fusato che con la decoratissima Honda Civic Type-R in sua dotazione è solamente secondo di Gruppo, con dodici secondi e mezzo di distacco. Terzo con la Honda Civic Type-R bianco blu ex-Zuurbier, o almeno le somiglia proprio, è Alessandro Agosti autore di una performance in crescendo. Alle spalle di Agosti II i protagonisti della N1600, da anni ormai impegnati in una lotta all’ultimo sangue con le loro Peugeot 106. Anche stavolta è Fabrizio Vettorel con la propria fedele Peugeot 106 Rally 16V giallo vaniglia ad imporre la sua legge ad Elia Favaro. Il congiunto di Adriano Pilotto comunque evita la resa, con due manche eccellenti sulla Peugeot 106 azzurra ad inserti rossi e grigio metal. Chiude la classifica di Gruppo lo sportivissimo Elmar Gschnell con la Renault New Clio nero-gialla N2000.

GRUPPO A – Ci si aspetta il trionfo di Rudi Bicciato che con la Mitsubishi Lancer Evo VI A Oltre 3000 vince la prima manche senza difficoltà, ma un nuovo KOT lo stoppa in Gara 2. E’il secondo dopo quello del Bondone. Vince così un’altra Mitsubishi Lancer Evo VI A Oltre 3000, quella bianco-arancio-nero che Sonnleitner Motorsport prepara per Roland Hartl. Anche la potentissima Skoda Fabia A3000 di Sandro Casanova deve inchinarsi alla potenza del bolide austriaco, anche se in Gara 1 il divario tra il lokalmatador ed Hartl è stato ridottissimo. Terzo posto per un grandioso Tobia Zarpellon con la fedele Bmw M3 E36, per il figlio del mitico Giuseppe anche il secondo posto in A Oltre 3000 battendo Stefano Nadalini. Il marito di Gabriella Pedroni soffre sull’umido con la Mitsubishi Lancer Evo VIII tricolore appartenuta alla consorte ed ottiene solo il “rame” di gruppo ed il bronzo di classe. Seguono poi i protagonisti della A1600, entrambi piloti della Vimotorsport ed entrambi alla guida di Renault Clio Super 1600. Adriano Capraro si dimostra il più bravo ed infligge quasi dieci secondi di distacco a Maurizio Boschi la cui Opel Astra Kit è in fase di aggiornamento. Settimo posto di Gruppo e secondo in A3000 per Claudio “Caio” Caldart che porta in gara una bellissima Bmw M3 E36 da rally, la risposta veneta alle Bmw 318 E36 curate da Elia Bossalini. Caldart non si è risparmiato ed in prova ha anche leggermente danneggiato il fondo del paraurti anteriore. Alle sue spalle Diego Furlan che dopo dodici anni torna in campo con la Renault New Clio A2000 fornitagli da Ivano Cenedese, conseguendo la vittoria di classe. Detto di Bicciato, anche un altro pilota non riesce a completare la gara, anzi a dir la verità non la comincia proprio. E’ Dennys Adami che con la Bmw M3 E36 A Oltre 3000 di Gilli accusa seri problemi tecnici sia in Q1 che in Q2. Poco dopo l’inizio della seconda salita di prova, la Bmw M3 E36 finisce addirittura per ammutolirsi sullo strappo iniziale, ripartendo dopo quasi un minuto. Considerando il KOT dell’amico Ruggero Conti a Gubbio, che ha precluso al pilota Effelle la partecipazione al Nevegal, è proprio un brutto momento per le Bmw M3 E36 A Oltre 3000 in salita!…

GRUPPO E1 – I KOT condizionano pesantemente la gara delle E1 Italia. In prima manche si ferma già alla postazione 3 il favoritissimo Karl Schagerl con la Volkswagen Golf TFSI E1 Oltre 3000, poi in seconda manche tocca alla Bmw M3 E36 dell’austro-ungarico Tamas Szabo ammutolirsi sul percorso causando anche una interruzione. Altri concorrenti non si schierano per la seconda salita di gara, ed alla fine vince il pilota che non ti aspetti: è Andrea De Stefani, velocissimo con la Renault Clio Williams E1 2000 bianco-nero-verde e già leader dopo la prima manche. Il portacolori della Scuderia Prealpi viene seguito da presso dall’indiavolato Stefano Paronuzzi con la Peugeot 205 E1 2000 nero opaco autopreparata. Paronuzzi va così rapido da perdere perfino il faro anteriore DX durante una salita!…Completa il podio di gruppo la Opel Kadett GT/E E1 3000 di Harald Freitag, l’altoatesino è davvero velocissimo con questo bolide di preparazione teutonica. Ai piedi del podio di Gruppo, ma terzo in E1 2000, è Alex Bet con la propria Peugeot 205 Gti bianca, sempre molto veloce e comunque capace di una nuova impresa “da libidine” quale precedere la leggendaria Lancia Delta Integrale E1 Oltre 3000 di Felix Pailer, che risente del tracciato umido specie in prima manche. Comunque la macchina di Pailix resta una delle più apprezzate con un “boom” di contatti durante la diretta streaming al momento della sua partenza.

Classe X Classe:

In E1 1150 solitaria partecipazione per il veronese Riccardo Pisa. Il portacolori Omega non sbaglia con la propria A112 Abarth bianco-rosso-blu e consegue oltre alla vittoria di classe anche il ventiduesimo posto di gruppo ed il centocinquesimo assoluto.

In E1 1400 tutte Peugeot 106 in gara e trionfo per il lokalmatador Alessandro Vettorel con la vettura giallo fluo a inserti neri. Al secondo posto la new-entry Andrea Longo, con una Peugeot in livrea verde-blu molto simile a quella di Chiarato. Completa il podio la auto “all white” di Riccardo Vedovello che soffre sull’umido della prima manche. KOT in prima manche di gara per Alessandro Andretta con una Peugeot 106 in livrea bianco-verde. La sua vettura resta in posizione pericolosa costringendo ad una interruzione non proprio breve per rimuovere la sua auto col carro recuperi.

In E1 1600 trionfo per il tedesco con licenza austriaca Valentin Schneider con la Volkswagen Golf GTI MkI 16V TSM in livrea fucsia e passaruota neri. La concorrenza di Enrico Trolio con la Peugeot 106 bianca è comunque agguerrita ed il lokalmatador cede per appena un secondo e settantasei. In Q2, peraltro, Trolio urta un paletto con la fiancata SX aprendo anche una ruota e costringendo ad una interruzione per rimuovere la 106. Per il terzo gradino del podio di classe si affrontano le Citroen Saxo Vts della Halley Racing Team con il bolide grigio metal di Daniele Pauletti che regola la potente vettura bianco-blu di Tano Turrin, ancora debilitata dal KOT in prova di Gubbio. Sfortuna per Helmut Maier. Il pilota di Passavia, una leggenda nelle salite tedesche ed austriache, effettua solo la prima manche di gara con la potentissima Volkswagen Golf 16V Spiess MkI rossa, ottenendo solo il quinto tempo parziale. Demoralizzato, Maier decide di saltare la seconda salita.

In E1 1600 Turbo si “accapigliano” due lokalmatador con Alberto Fent che impone la sua Renault 5 Turbo ultrapreparata con quasi dodici secondi di vantaggio sulla Fiat Punto MkI bianca di Fabio De Biasio. La vettura italiana lamenta qualche pecca di gioventù, ma De Biasio punta a migliorarla ancora per Pedavena dove dovrebbe affrontare la Punto E1 dello sloveno Patrik Ruzzier in un insolito “derby Fiat”.

In E1 2000 gli “invasori stranieri” si spezzano le unghie contro i velocissimi De Stefani, Paronuzzi e Bet che realizzano un podio da meraviglia. Per Norbert Wimmer, con la Bmw 2002 8V blu, solo il “rame” di classe precedendo la VW Golf Gti MkI rossa di Tobias Santer, pilota di recente ingresso nelle salite. Santer riesce comunque a precedere per quarantadue centesimi il friulano Paolo Parlato, per l’occasione in campo con la Honda Civic Type-R. Per le prossime gare Parlato dovrebbe tornare al volante della fedele New Clio curata da Samo Competition. Solo la prima manche di gara per la VW Golf MkI 8V bianca dell’austriaco Severin Gschiel.

In E1 3000 Freitag capitalizza gli enormi problemi occorsi alla Opel Kadett C Coupè arancio-blu-bianco di Hermann Blasl, che termina secondo di classe con un distacco di diciassette secondi e quattro decimi. Sono gli unici due piloti a classificarsi: Giuseppe Zarpellon, uno dei piloti più anziani in gara con la propria Bmw M3 E30 in livrea bianca ad inserti “Bmw Motorsport”, accusa un KOT nella prima manche di gara fermandosi alla postazione 5. Il bassanese come suo costume non demorde, e tornato in parco chiuso si mette all’opera per sistemare la macchina e potersi schierare in seconda manche. Missione compiuta e manche completata con un ottimo tempo. Molto peggio purtroppo va all’austriaco Herbert Perwein con un preparatissimo Volkswagen Kafer colore grigio. In Q2 il bolide accusa un KOT che innesca un devastante incendio sul posteriore. Quando si riesce a controllare le fiamme, il Maggiolino ha già riportato danni tali da rendere impossibile la disputa della gara…

In E1 Oltre 3000, con Schagerl subito fuori e Szabo fermo in G2 Pailer ha buon gioco ad ottenere la vittoria di classe e punti preziosi in ottica OBM, ma i lokalmatador della E1 2000 fanno a Pailix “la festa” precludendogli la vittoria di gruppo. Michele Massaro con la potente Bmw M3 E92 nero opaco ad inserti Bmw Motorsport è secondo di classe con merito, precedendo i fratelli Zucol: Claudio è terzo con la Bmw M3 E30 e Nicola è quarto con la Bmw 318 Compact.

GRUPPO E2 SILHOUETTE – Roman Gurschler trionfa con la Fiat 500 L E2SH 1600 giallo fluo, ma suda freddo giacché nella seconda manche il ligure Gianluca Ticci sigla il secondo tempo parziale con la Fiat X1/9 grigio-verde E2SH 2000. Per appena un secondo e cinque centesimi Gurschler riesce comunque a vincere il Gruppo. Terzo posto di gruppo per Michele Ghirardo con la Lotus Exige E2SH Oltre 3000, con ampio margine su Andrea Scopel che per l’occasione impiega la Autobianchi Y10 a trazione moto blu metal-verde di Gallina. Scopel comunque vince la E2SH 1400 e si prende il lusso di battere due austriaci: il coraggioso Reinhold Sampl con la MJP Pantera RX6 -un bolide Rallycross con fattezze da vettura TCR che ottiene l’argento in E2SH Oltre 3000- e la leggendaria Puch TR4 di Hans Thalmayr grigio-arancio rielaborata da Pedrazza. Per Thalmayr secondo posto in E2SH 2000. Chiude la classifica di Gruppo Werner Stocker, settimo e secondo in E2SH 1400 con la bianca Fiat 850 Special a motorizzazione Kawa. Peccato per Stiw Marcon, in gara con una potentissima Fiat 500 R2 E2SH 1400 tutta verde: accusa un KOT lento in prima manche che lo fa chiudere attardato e poi salta la manche decisiva.

GRUPPO CN – Sono solo tre a classificarsi in questo gruppo e “non passa lo straniero”. Andrea Drago, unico italiano superstite, trionfa con la Erberth R3 gialla CN 1600 piegando la concorrenza delle PRC CN 2000 di Frank Alexander e di Dietmar Schwarz, peraltro giunte al traguardo con ampio distacco. Decisiva la prima manche. Drago, decisamente in forma sull’umido, scava un margine non più colmabile nei confronti dei due austriaci che faticano per tenere le loro PRC in strada. Inutile il successivo loro forcing nella salita conclusiva, in cui Drago sigla comunque il miglior tempo parziale. Dicevamo che Drago è stato l’unico italiano superstite: infatti Giancarlo Graziosi con la Osella Pa21 CN 2000 bianco-azzurra accusa un KOT prima di Gara 1 e non riesce a schierarsi. Lo staff di Giuliano e Daniele Filippetti riesce a sistemare il danno in tempo per Gara 2 e Graziosi fa il miglior tempo parziale di gruppo, ma la frittata è ormai fatta. Peggio ancora va a Simone Danese con la Viali-Honda giallo vaniglia CN 1600. Un KOT ad un braccetto in Q1 causa danni che non saranno riparabili in tempo per la gara. Ed intanto a Magione va male anche al fratello Alessio, non partito per KOT nella gara del Trofeo Italia Classico con la fedele Honda Civic V-Tec EG6 ora in livrea “Hellas Verona” ovvero giallo-blu. Per fortuna che papà Marco è riuscito a fare bene con la Peugeot 205 Rally “Racing Lions” nella gara del Trofeo Italia Storico…

GRUPPO E2SC – Su dodici concorrenti verificati, se ne classificano solo sette con Stefano Di Fulvio che trionfa al volante della Osella Pa30/E2 a motore Zytek ed in specifica E2SC 3000. Più animazione nella lotta per il secondo posto con Bernhard Gradischnig che fatica al volante della Norma M20 FC E2SC 3000 bianca per contenere la Radical Prosport E2SC 1400 di Thomas Pedrini. Pedrini sopperisce alla minore potenza della Radical con la maggiore conoscenza della rampa e la maggiore agilità del mezzo, ed in prima manche riesce a precedere Gradischnig. L’austriaco non demorde ed in seconda manche sigla un tempo che gli consente di artigliare l’ “argento” di gruppo con poco più di due secondi e mezzo di margine su Pedrini. Il “rame” di gruppo va alla Elia Avrio Suzuki blu metal-grigio-gialla di Paolo Venturi che è anche secondo in E2SC 1400. Paolott55 in seconda manche viene pericolosamente avvicinato dal lokalmatador Remo DeCarli che dimostra rapido adattamento alla Radical Sr4 autogestita. In grave difficoltà il tedesco Stefan Armbruster che già in prima manche sull’umido perde moltissimo tempo al volante della PRC S4 bianca E2SC 3000, rischiando di perdere più volte il controllo della sport. Termina quindi sesto di gruppo e davanti al solo Renato Sartoretto, in seria difficoltà in Gara 1 con la sua Osella Pa21S E2SC 3000 blu metal. KOT in seconda manche per la Osella Pa30 E2SC 3000 in livrea “see through” del tedesco Alexander Hin. Tre i piloti che non prendono il via della gara: Renzo Meneghetti con la Lucchini Bmw E2SC 3000 non si schiera sia per noie tecniche sia per la pioggia caduta in Gara 1, Franco Manzoni con la Osella Pa21 Evo E2SC 2000 azzurro-blu sotto i colori Speed Motor desiste dopo un KOT in Q1 ed ulteriori noie meccaniche nella Q2, comunque terminata, mentre l’austriaco Peter Amann vede il motore della propria Osella PA2000 E2SC 2000 spegnersi proprio durante l’allineamento di Gara 1 costringendolo a saltare la partenza e quindi salutare la compagnia. La palma del pilota più sfortunato però va a Giuseppe Torrente. Il torinese di origini sicule compromette la gara già in Q1, toccando il rail con la ruota posteriore SX della Radical SR3 Evo rossa. Saltata la seconda manche di qualifica, Torrente ripara il danno ma si schiera in ritardo al via di Gara 1 venendo dunque escluso dalla partenza. Mai domo, prende il via di Gara 2 ma un KOT lo ferma a pochi passi dal traguardo.

GRUPPO E2SS – Vittoria sudatissima per Diego De Gasperi. Il trentino fa il miglior tempo in Gara 1 nonostante una pista ancora umida, ma fatica moltissimo nella seconda manche contro un Di Fulvio in forma “monstre”. Comunque, vittoria assoluta e di gruppo restano saldamente nelle sue mani. Alle spalle della Osella FA 30 Zytek E2SS 3000 blu-verde troviamo le Gloria C8P Evo bianco-giallo fluo della Alby Racing Team. Grande prova di Federico Liber secondo di gruppo dopo due manche prive di sbavature, mentre Mirko Venturato completa il podio. Da sottolineare che Liber pilota una vettura E2SS 1600 mentre Venturato, parente del compianto pilota CIVT Oscar, una Gloria E2SS 1000. “Rame” di gruppo per la Tatuus Formula Renault 2000 rosso-grigio-verde metal di Gino Pedrotti che vince la E2SS 2000 dopo un aspro braccio di ferro con la Tatuus FR 2000 bianco-blu di Denis Mezzacasa, miglior lokalmatador. Mezzacasa compromette la vittoria di classe con una seconda manche davvero sottotono. Completa il podio di classe E2SS 2000 una ulteriore Tatuus Formula Renault, l’esemplare Evo bianco-arancio di Georg Lang, autore del secondo tempo parziale di classe in Gara 2. Non male anche Franco Bertò che con la Tatuus Formula Abarth E2SS 2000 nero-grigio-verde sigla il terzo tempo parziale in Gara 2. Ottavo posto di gruppo per la Wolf GB 08 Thunder con cui Damiano Nano Schena conquista la vittoria in E2SS 1000, prendendosi il lusso di precedere la potente Dallara F301 E2SS 2000 di Fabio Frusconi. Chiude la classifica Luca Zumiani, che dopo tanti successi sulla Peugeot 106 Kit passa da questa gara alla Formula Gloria E2SS 1000 bianca di Alby Racing Team. Per lui eccellente quarantesimo posto assoluto con una performance in crescendo. Niente da fare purtroppo per la Tatuus Formula Master E2SS 2000 verde metal di Hermann Waldy junior. La monoposto austriaca abbandona dopo le prove, sia a causa del deterioramento delle condizioni meteo sia a causa di un subdolo KOT al propulsore. Waldy decide precauzionalmente di ricaricare la vettura sul camion e ritirarsi per non compromettere la partecipazione alla gara di Kitzeck del 22 Agosto, la prima cronoscalata austriaca a disputarsi dopo il lungo stop di oltre un anno e mezzo causato dalle restrizioni per il Coronavirus.

GRAZIE A TUTTI.

Special Guests: Sara Dall’O, Mario Forlani, Gianluca Galié, Antonio Santoro, Nicola Sartor, Caio Saviane.
Promoter: Tre Cime Promotor
Weather: Saturday Partly Cloudly/Warm (Q1 and Q2) then Thunderstorm/Mild (rolldown); Sunday Mostly Cloudly with Showers/Warm (R1) then Mostly Sunny/Hot (R2)
Track: Saturday Dry/Fine; Sunday Damp/Fine (R1) then Dry/Fine (R2)
Race Director: Gianluca Marotta
Commentary: NICK PATRICK and Federico Raffetti