Club 91 Squadra Corse incassa il secondo con Turatello, tra le moderne, ed il doppio alloro di Maniero ed Andrighetti, nell’appuntamento riservato alle regine del passato.
Rubano (PD), 06 Luglio 2021 – Ennesimo fine settimana da incorniciare per Club 91 Squadra Corse che, seppur faccia della regolarità sport il suo punto di forza, si è dimostrata vincente anche nella velocità in salita, all’edizione numero settanta della Cronoscalata Trento – Bondone.
Tre erano i portacolori della scuderia di Rubano, uno tra le vetture moderne e due tra le storiche, partendo dal rientrante Francesco Turatello che, alla guida di una Wolf Gb08 Thunder, ha chiuso al secondo posto in classe E2SS1000 e quarto nella generale di gruppo E2SS.
Un’uscita test, quella valevole per il Campionato Italiano Velocità Montagna, che sembrerebbe essere un anticipo, del pilota di Padova, per un programma futuro più articolato.
“Erano tre anni che non correvo in salita” – racconta Turatello – “ma avevo già vinto in passato questa gara, sia in assoluta che in classe. Ho affrontato l’italiano di velocità in pista con questa Wolf Gb08 Thunder e l’abbiamo portata al debutto anche nelle cronoscalate. Dopo una prima sessione di prove con gomme usate, per prendere le misure, ho toccato contro un rail nella seconda, sotto la pioggia, senza fare grossi danni. Alla Domenica, montando delle full wet data la pioggia incessante, abbiamo ottenuto un ottimo risultato per essere stati al debutto. Grazie di cuore a Club 91 Squadra Corse, a Vimotorsport ed a tutti i partners che ci hanno sostenuto.”
Passando alle auto storiche, evento valido per il FIA Historic Hill Climb Championship, il primo alloro trentino ha visto firmatario Antonio Maniero, salito sul gradino più alto del podio in classe E4 ed in categoria 5, anche sedicesimo assoluto, alla guida della sua Van Diemen RF 89.
“Finalmente molto bene” – racconta Maniero – “perchè abbiamo risolto i problemi di carburazione che ci hanno rallentato in passato. A causa delle torsioni del telaio si era crepato il serbatoio della benzina, durante le prove, ma abbiamo riparato il tutto in tempo utile per la gara. Il percorso a detta di tutti, italiani e stranieri, è unico ed io lo amo. Richiede impegno fisico e mentale ma ti permette di vivere un paesaggio straordinario. Con questo risultato entro nella classifica dell’europeo ma, purtroppo, non posso permettermi di seguire la serie. In gara ho preso un bello spavento perchè, dopo una bandiera gialla alla prima curva, mi sono trovato la strada invasa dai detriti di un concorrente che era uscito di strada. Mi è andata proprio bene.”
Vittoria solitaria, in classe D3, corredata da un buon sesto di categoria 4 e diciottesimo assoluto per Silvio Andrighetti e la sua Renault 5 Turbo Maxi gruppo B, seguita da Man Racing
“È andata bene” – racconta Andrighetti – “perchè non ho fatto danni e mi sono divertito. Baciati dalla fortuna perchè abbiamo fatto le prove sull’asciutto ed ha iniziato a piovere quando abbiamo terminato, idem in gara. Ho avuto ancora problemi al cambio, non riesco ad inserire bene la seconda quando scalo dalla terza. Ho dovuto essere prudente, la seconda è una marcia importante. L’unico neo? Aspettare ben sette ore per rientrare al paddock dopo la gara.”