Colpo di scena al Campionato Europeo FIA di Salita: Giovanni Lisi, alla guida della vettura n. 34, ha visto annullati i propri risultati nelle Prove Ufficiali 2 in seguito a una violazione tecnica riscontrata dai Commissari Sportivi.

L’infrazione riguarda l’altezza minima da terra della vettura, risultata inferiore al limite regolamentare di 45 mm durante i controlli post-sessione. Secondo quanto riportato nel documento ufficiale redatto dagli Steward, la misurazione è avvenuta al termine delle Prove 2, con il pilota a bordo e senza carichi aggiuntivi.
Durante l’audizione, Lisi ha dichiarato che la vettura non è stata modificata tra le verifiche tecniche e la sessione di prove. Tuttavia, i Commissari hanno ritenuto che la non conformità fosse sufficiente per applicare la sanzione prevista dal regolamento, in linea con l’articolo 258-2-5.7 Appendice J del Regolamento Tecnico FIA EHC e con l’articolo 21 del Regolamento Sportivo per la Categoria 2.
Possibilità di ricorso
Il concorrente ha facoltà di presentare appello nei tempi e nei modi previsti dal Codice Sportivo Internazionale FIA, come ricordato nella comunicazione ufficiale. Al momento, però, non sono arrivate dichiarazioni in merito da parte del team o del pilota.
Lisi: “Una dimenticanza, colpa mia”
Poche ore dopo la comunicazione ufficiale, è arrivata una nota del pilota, che ha voluto offrire la propria versione dei fatti e assumersi la responsabilità per l’accaduto:
“Essendo la prima gara del Campionato Europeo, abbiamo lavorato molto per adeguare la vettura alla categoria P3, rispettando il PF factor e curando ogni dettaglio tecnico. Dopo alcuni test in pista per verificare le modifiche, purtroppo – mea culpa – ci siamo dimenticati di ricontrollare l’altezza da terra.”
Lisi ha inoltre specificato che è stato lui stesso a chiedere il controllo dell’altezza al termine delle prove, proprio per assicurarsi della regolarità della vettura:
“Poiché si trattava solo delle prove, volevo essere sicuro di rispettare al 100% il regolamento. Dopo la verifica, la macchina è risultata più bassa di pochi millimetri rispetto al limite minimo. È stata una svista che ci è costata cara, ma la accetto.”
Una dichiarazione trasparente, che getta luce sull’episodio come conseguenza di un errore umano in una fase di messa a punto particolarmente delicata per la stagione.